The Wall Street Journal ha pubblicato un lungo approfondimento sul futuro del Marvel Cinematic Universe, spiegando che è attualmente in corso una rivoluzione interna guidata dal presidente Kevin Feige per riportare lo studio sulla “retta via” del dare priorità alla qualità invece che alla quantità.
La testata svela che molti dipendenti della compagnia hanno discusso regolarmente della cosiddetta “superhero fatigue” (ovvero la stanchezza del pubblico nei confronti dei film di supereroi) e sono preoccupati in quanto il brand non è riuscito a creare “nuovi fan club” in questi ultimi anni.
Le persone poco familiari con l’MCU hanno infatti avuto difficoltà a seguire le ultime uscite, in quanto non erano aggiornati sui vari trascorsi dei personaggi e sull’universo condiviso. Proprio per questo Feige è intervenuto in prima persona, apportando diversi cambiamenti come la riduzione delle serie (che ora avranno meno connessioni con la macrotrama dei film) ed una maggiore supervisione sui film in lavorazione.
Il problema principale è nato quando Disney ha chiesto ai Marvel Studios di produrre un gran numero di prodotti televisivi per riempire il catalogo di Disney+ nella guerra dello streaming, incrementando al tempo stesso le uscite cinematografiche. Questo ha inevitabilmente avuto effetti negativi e Feige ed il suo team non sono riusciti a supervisionare i vari prodotti per assicurarsi la giusta qualità.
Le numerose uscite e la qualità non sempre ottimale inevitabilmente hanno danneggiato il brand (che ha registrato numerosi flop), motivo per cui ora stanno provando a migliorare la situazione.
