Pochi giorni fa è l’episodio 9, intitolato “Dritto all’inferno”, che rivela il motivo per cui Kingpin non è andato in prigione dopo gli eventi della terza stagione della serie Netflix Marvel’s Daredevil.

Alla fine della serie Netflix (uscita nel 2018), Wilson Fisk – dopo essere diventato un informatore dell’FBI – viene arrestato; tuttavia, quando ha fatto il suo ritorno nella serie Hawkeye (2021), non era più in carcere ed è stato persino in grado di candidarsi come sindaco di New York durante gli eventi di Daredevil: Rinascita.

La domanda sorge quindi spontanea: perché Kingpin è stato scarcerato?

La risposta arriva nell’episodio finale, il quale inizia con un flashback che ci riporta ad un anno prima degli eventi della serie, dove vediamo come Vanessa ha assoldato Bullseye (che si trova in un istituto psichiatrico) per uccidere Foggy.

Le parole di Vanessa richiamano gli eventi della terza stagione della serie Netflix:

Lo scandalo della corruzione nell’FBI, l’agente Nadeem e tutto il resto. Per questo mio marito è stato assolto. È giusto che anche tu ne tragga vantaggio.

Nella terza stagione, prima della sua morte, l’agente Ray Nadeem registra una testimonianza rivelando che l’intera operazione dell’FBI era stata manipolata da Wilson Fisk, che di fatto stava controllando tutti gli agenti. Grazie a questa sua testimonianza, il Kingpin viene incarcerato.

Nonostante ciò, dalle parole di Vanessa si intuisce che Nadeem è stato dichiarato corrotto, presumibilmente proprio dalla stessa FBI per insabbiare completamente l’intero scandalo e dimostrare all’opinione pubblica di essere incorruttibile (e di non essersi fatta manipolare dal Kingpin). In alternativa, anche questa potrebbe essere stata una macchinazione orchestrata da Vanessa per salvare suo marito.

Proprio per questo, con il caso archiviato e le accuse ormai cadute, Wilson Fisk ha richiesto ed ottenuto un rilascio per appello (lo stesso proposto da Vanessa a Bullseye) ed è stato quindi scarcerato.