Sono disponibili su Disney+ tutti gli episodi di Daredevil: Rinascita, la serie Marvel con protagonisti Charlie Cox e Vincent D’Onofrio.
Di seguito vi proponiamo la nostra analisi del nono episodio, intitolato “Dritto all’Inferno”, che conclude ufficialmente la prima stagione della serie.
L’episodio finale inizia con un flashback che ci riporta ad un anno prima degli eventi della serie. Vediamo come Vanessa ha assoldato Pointdexter, che si trova in un istituto psichiatrico.
Vanessa: Lo scandalo della corruzione nell’FBI, l’agente Nadeem e tutto il resto. Per questo mio marito è stato assolto. È giusto che anche tu ne tragga vantaggio.
Le prime parola di Vanessa però richiamano gli eventi della terza stagione della serie Netflix Marvel’s Daredevil, rivelandoci che Wilson Fisk è uscito di prigione malgrado i gravi crimini grazie ad un “rilascio per appello”, stessa cosa che Vanessa propone a Dex.
Vanessa: Il tuo passato con mio marito non centra.
Pointdexter: Sì, lui centra sempre.
Altro fatto importante viene evidenziato dallo stesso Dex, dato che è stato proprio Kingpin a trasformarlo nell’uomo che è oggi soprattutto uccidendo Julie Barnes, la donna verso cui Dex provava un attaccamento morboso e motivo del suo profondo disprezzo per Fisk.
Kingpin, come vediamo, è oramai tornato a vestire totalmente in bianco anche al di fuori degli eventi ufficiosi, sfoggiando una schema di colori ancora più vicino alla controparte fumettistica.
Ovviamente lo scontro con la task force anti-vigilanti non può che riflettere le nature opposte di Daredevil e di The Punisher; il primo che mira solo al mettere fuori gioco i nemici, mentre il secondo non si fa alcun problemi a massacrare gli aggressori.
Scopriamo quindi che Cole North è il responsabile della morte di Hector Ayala. Nei fumetti il personaggio è molto distante dalla versione mostrata in questa serie, dimostrandosi molto più onorevole, agendo comunque nei limiti della legge anche se da la caccia ai vigilanti.
Il ritorno di Karen non perde l’occasione di sottolineare una sorta di attrazione verso Frank Castle, presente anche nella prima stagione della serie Netflix Marvel’s The Punisher, cosa che lo stesso Matt fa notare.
Matt Murdock: “Avocados at Law”.
Karen Page: Sai che non l’ho mai tanto capita?
Matt: “Avocados”.
Karen: Oh. “Avvocati” in spagnolo.
Matt: Foggy era ubriachissimo una sera. Fra le varie stupidaggini è uscita “Avocados at Law”, ed è rimasta.
Cercando tra i documenti, Matt ritrova la vecchia targa “Avocados at Law”, una battuta che lui e Foggy ripetevano spesso ai tempi della serie Netflix e di cui avevamo anche visto le “origini” in uno dei flashback.
The Punisher: Voi mi ammirate?
Agenti: Sì.
The Punisher: Lo sapete che vi ho in pugno vero? Lo sapete che siete dei buffoni, vero? Buffoni del cazzo. Ammirare… che ne sapete del mio dolore? Che ne sapete dello strazio? Voi mi ammirate. Che ne sapete di me? Di come vedo il mondo? Sapete come vedo il mondo? È solo un circo. E voi siete i clown. Non mi mischio con voi. Neanche vi piscerei addosso se andasse a fuoco, vi è chiaro?
Frank si ritrova faccia a faccia con i suoi “fan” e non si trattiene nell’insultarli, non dissimile dai fumetti, per quanto consigli a questi emulatori di “prendere d’esempio Captain America” invece che lui. Questa scena rappresenta una chiara critica alla polizia statunitense.
In seguito alle proteste innescate dall’uccisione dell’afroamericano George Floyd e alla violenza con la quale la polizia statunitense ha risposto alle manifestazioni del Black Lives Matter, molti utenti hanno aspramente criticato la controversa tendenza delle forze dell’ordine di utilizzare impropriamente l’iconico teschio del Punitore sulle proprie uniformi, sulle armi e sui veicoli. Successivamente, lo stesso simbolo è stato utilizzato in modo non autorizzato dai sostenitori di Donald Trump coinvolti nell’assalto al Campidoglio con il teschio di Frank Castle su zaini e bandiere.
Proprio per questo motivo, spinta dalle richieste di molti utenti, Marvel Comics ha deciso di togliere momentaneamente il simbolo al Punitore nei fumetti. Nonostante ciò gli studios hanno deciso di mantenere il simbolo di The Punisher nella serie, affrontando direttamente il delicato argomento con questo intenso dialogo.
Kingpin che uccide Gallo frantumandogli letteralmente la testa è un chiaro segno di quanto forte sia diventato… propri come nei fumetti.
I due registi dell’episodio hanno raccontato che Vincent D’Onofrio era a dir poco ossessionato da questa scena, in quanto voleva raggiungere lo stesso livello di brutalità mostrato nella prima stagione di Marvel’s Daredevil quando Wilson Fisk distrugge la testa di Anatoly Ranskahov con lo sportello della sua auto.
Karen: Ti ricordi che una volta ti chiesi come fosse vivere nell’oscurità? Ricordi che dicesti?
Daredevil: Non c’è oscurità. Ci sono mille soli.
Al porto criminale di Red Hook, Karen e Matt ricordano un altro momento visto nella serie Netflix.
Karen: Da dove iniziamo?
Daredevil: Ci serve un esercito.
Conscio che non può battere da solo, pianifica la formazione di un “esercito anti-Fisk”. Per ora sembrerebbe solo formata da alleati di Matt conosciuti in questa stagione (più qualche poliziotto ancora non corrotto).
Nei fumetti invece Matt forma una squadra con vari altri vigilanti, come Jessica Jones, Luke Cage e Spider-Man. Potrebbe anche essere che la seconda stagione veda il ritorno dei Defenders dalle serie Netflix? Secondo i primi rumor Matt inizierà a formare una squadra e cercherà altri vigilanti braccati, quindi le possibilità di vedere i Difensori non sono minimamente da escludere.
Nel finale rivediamo Jacques Duquesne alias Spadaccino, imprigionato da Fisk. Potrebbe avere un ruolo maggiore in futuro e magari unirsi a Daredevil? Oppure, in alternativa, Kate Bishop ed Occhio di Falco potrebbero decidere di salvarlo nell’eventuale stagione 2 di Hawkeye?
Infine vediamo i vari pezzi sulla scacchiera: Vanessa e Kingpin sono all’apice del potere, Bullseye è una mina vagante e Daredevil si prepara alla guerra.
Scopriremo maggiori dettagli a marzo 2026, quando uscirà la seconda stagione.
A chiudere il tutto c’è una scena post-credits: Frank Castle riesce a liberarsi sfruttando la sua popolarità tra i poliziotti (e l’ingenuità di uno di loro), e questo ci porterà chiaramente allo special dedicato a The Punisher, che uscirà nel corso del prossimo anno.