Sono disponibili su Disney+ i primi otto episodi di Daredevil: Rinascita, la nuova serie Marvel con protagonisti Charlie Cox e Vincent D’Onofrio.
Di seguito vi proponiamo la nostra analisi del settimo episodio, intitolato “L’isola felice”.
L’episodio si apre con l’inquadratura su un fiore blu con un filtro dello stesso colore. All’apparenza una scelta puramente stilistica…
Ma scorpriamo subito che questo fiore fa parte di un cespuglio appena fuori il penitenziario in cui è rinchiuso Bullseye. Il filtro blu infatti è un nuovo elemento per riflettere la psicosi di Pointdexter, colore che richiama anche il suo costume dei fumetti.
Lo vediamo essere spostato alla sezione comune della prigione, in balia di altri criminali mentre ha ancora le mani bloccate per evitare che possa usare un qualunque oggetto per fuggire.
Nei fumetti Bullseye ha subito trattamenti anche più estremi quando riguardava tenerlo in catene, ma chiaramente nel contesto della serie, la sua pericolosità viene sottovalutata da un certo punto di vista.
Sindaco Fisk: Trasformarlo, non buttarlo via. Il progetto e quello che ne conseguirà è frutto della tua gestione e delle finanze. Di ciò che hai fatto con Luca.
Vanessa: Era un indisponente in cerca di potere. Una vera pena guardarlo.
Dopo la sigla, torniamo da Fisk e sua moglie Vanessa mentre discutono dei piani del sindaco per Red Hook. Qui abbiamo la conferma che la morte di Luca era stata pianificata da entrambi, invece di un vano tentativo della First Lady newyorkese di spodestare il marito.
A sorpresa però scopriamo che Fisk sta portando Vanessa nel suo nascondiglio dove è stato rinchiuso Adam, perché lei faccia una scelta.
Portando avanti il parallelismo tra Matt Murdock e Wilson Fisk, possiamo vedere come il primo stia soffrendo delle forti incrinature nella sua relazione con Heather Glenn dopo ciò che è successo con Muse e scoprendo che il sindaco sia paziente della Glenn, mentre il rapporto tra Fisk e Vanessa sembra rinsaldarsi, con quest’ultima che spara ad Adam a sangue freddo.
Il momento di finale riappacificamento tra Wilson e la moglie si sofferma sulla macchia di sangue sul dipinto “Coniglio in una tempesta di neve”, richiamando molto il finale del terza stagione della serie Netflix Marvel’s Daredevil, dove per l’appunto il quadro era stato macchiato con il sangue di Kingpin la sera stessa del loro matrimonio.
Altro palese parallelismo è come Fisk nomini Daniel “vice-sindaco delle comunicazioni”per portare avanti la sua propaganda e rafforzare il suo potere sulla città, mentre Matt si dimostra sempre meno professionale sul luogo di lavoro, preoccupando ulteriormente la già confusa Kirsten McDuffie.
A ciò si aggiunge il fatto che Pointdexter voglia parlare con Murdock, il che agita ulteriormente l’avvocato.
Matt: Stava festeggiando la vittoria. Lo sapeva. Foggy. La notte in cui è morto, sapeva che avrebbe vinto il caso con Scemo Benny.
Cherry: Matt, ti giuro che sto cercando di capirti.
Matt: È così. Sapeva che avrebbe vinto è l’hanno messo a tacere.
Ritornando su luogo in cui tutto il suo mondo è crollato, Josie’s, Matt si rende conto che qualcosa non quadra riguardo la morte di Foggy: come aveva detto ad Heather nell’episodio 3, i due amici brindavano a tutte le loro vittorie in tribunale con una bottiglia di O’Melveny’s.
Questo ovviamente fa scattare il dubbio in Matt sulle motivazioni di Benjamin Pointdexter riguardo la morte del suo migliore amico, convincendosi che ci sia stato dietro lo stesso Fisk.
Pointdexter: Sai, in un’altra vita, saresti qui a difendermi. Perché è questo quello che fa un uomo giusto. No? Difende il suo peggior nemico.
Faccia a faccia con l’assassino di Foggy, Matt si trova di fronte un Pointdexter ovviamente poco collaborativo. Il folle serial killer sembra però aver sviluppato una specie di ossessione per il Diavolo di Hell’s Kitchen, considerandosi il suo “peggior nemico”.
Se ricordiamo infatti, nella serie originale la psiche di Pointdexter è sempre stata caratterizzata da una ossessione verso persone che lui vedeva come la propria “stella polare”, il che sembrerebbe indicare che ora l’ossessione di Bullseye è ora proprio verso Daredevil, come è di fatto nei fumetti.
Dalla reazione violenta subita da Matt, Pointdexter ottiene un vantaggio: ha un dente rotto, che lui utilizza per fuggire di prigione.
Un momento ripreso proprio dai fumetti Marvel.
Non dissimili dal loro matrimonio nella serie originale, il Sindaco Fisk e sua moglie Vanessa sono chiaramente all’apice del potere. Curiosamente, là dove tutti i presenti indossano abiti neri o bianchi, la first lady indossa un abito rosso.
Gallo: Quanto sai sul nostro stimato sindaco?
BB Urich: Vorrei saperne molto di più.
Gallo: Non so se ti conviene. Almeno sai che Wilson Fisk è stato il primo sospettato per l’omicidio di tuo zio?
BB Urich: Sì. Lo so. Perché crede che io sia qui?
Dopo aver osservato le schegge impazzite della task force abusare del proprio potere, Gallo sembra formare una collaborazione segreta con BB Urich per sovvertire Fisk.
Apprendiamo che la stessa BB, per quanto all’apparenza ingenua e facilmente corrompibile, è in realtà molto consapevole del tipo di persona che è Fisk, determinata a scoprire la verità sulla morte di suo zio Ben Urich.
Matt: Ora so che sei stata tu. Ma non so il perché.
Vanessa: Non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando.
Matt: Sì che c’è l’hai. Che ne dici di tuo marito? Lo sa? Lo sa che hai fatto uccidere tu Foggy?
Vanessa: Ed Heather sa che sei Daredevil?
A sorpresa, scopriamo che è stata Vanessa a scatenare Bullseye contro Foggy Nelson.
Curiosamente, i colori di Matt e Vanessa combaciano, giocando sul fatto che la moglie di Fisk indossa il rosso in contrasto al nero di Murdock, indicandoci che è lei dopotutto la vera mente dietro agli eventi di questa serie, mentre in contrasto Fisk ed Heater Glenn indossano il bianco, che per certi versi potrebbe riflettere come siano entrambi “innocenti” di non conoscere i segreti dei loro rispettivi partner.
Il coinvolgimento di Vanessa nella morte di Foggy rievoca gli eventi della run a fumetti “La vita segreta di Foggy Nelson”.
Come visto nel primo episodio, la regia di Justin Benson & Aaron Moorhead non perde occasione di dare ampia attenzione ai poteri di Matt giocando con l’aspect ratio della serie.
Come uno scherzo del destino ricordando le parole di Bullseye, Matt decide prontamente di salvare la vita del Sindaco, rimanendo ferito alla spalla.
Interessante notare l’abito bianco di Fisk sporcato con il sangue del suo peggior nemico.
Rievocando molto da vicino la condizione di Foggy nel primo episodio, Matt è a terra ferito, mentre tutto attorno si fa rosso, contrastando il blu che caratterizzava l’inizio di questo penultimo episodio.