Nel corso di una lunga intervista con GQ Magazine, Ben Affleck è tornato a discutere del suo periodo nei panni di Batman nel DC Extended Universe, ruolo che ha interpretato nei film Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), Justice League (2017) e The Flash (2023).
L’attore ha ammesso di aver apprezzato interpretare il Cavaliere Oscuro, ma sostiene di non essere più interessato ai film di supereroi:
Mi sono davvero divertito. Ho amato interpretare Batman. In particolare, mi è piaciuto Batman v Superman: Dawn of Justice. Ho apprezzato le mie brevi apparizioni in The Flash e quando ho lavorato con Viola Davis in Suicide Squad per un giorno o due. In termini creativi, ho condiviso l’idea e l’intento di rappresentare un Bruce Wayne più vecchio, provato e tormentato. Era un aspetto che avevamo davvero cercato di caratterizzare al meglio nel primo film.
Nonostante ciò, l’attore definisce la sua esperienza con la produzione di questi film come “straziante”.
Sono molteplici le ragioni per cui quell’esperienza è stata davvero straziante. Non tutte sono legate semplicemente alla dinamica di recitare in un film di supereroi.
Affleck continua dicendo:
Non ho interesse a tornare a quel genere cinematografico, non a causa di quella brutta avventura, ma perché ciò che mi intrigava di quel mondo non mi attrae più. Detto questo, non vorrei mai ripetere una simile esperienza. Gran parte del problema consisteva in malintesi, incomprensioni e false aspettative. Inoltre, non ho dato un contributo positivo. Ho commesso errori significativi durante quel progetto e in quel periodo della mia vita.
I miei fallimenti come attore sono visibili nei vari film, e ognuno può giudicare. In massima parte, la ragione per cui ho vissuto quella brutta esperienza dipende dal fatto che ogni giorno portavo troppa infelicità sul set. Non apportavo energia positiva. Non causavo problemi, ma arrivavo, svolgevo il mio compitino e poi tornavo a casa. So bene quanto sia necessario fare qualcosa in più.