Sono disponibili su Disney+ i primi due episodi di Daredevil: Rinascita, la nuova serie Marvel con protagonisti Charlie Cox e Vincent D’Onofrio.
Di seguito vi proponiamo la nostra analisi del primo episodio, intitolato “Mezz’ora di paradiso”.
L’episodio non perde tempo e ci fa tornare a Hell’s Kitchen e alle sue atmosfere, e soprattutto ai suoi tre protagonisti Matt Murdock, Foggy Nelson e Karen Page (interpretati rispettivamente da Charlie Cox, Elden Henson e Deborah Ann Woll) dopo quasi dieci anni dalla fine della terza stagione, con il nostro trio lavorando al loro studio legale Nelson, Murdock & Page.
Ritorna il pub Josie’s dalla serie originale, il quale – però – è in fase di chiusura.
Mentre vediamo i nostri eroi godersi la sera, veniamo introdotti ad alcuni dei nuovi volti di questa serie: Cherry (Clark Johnson), un ex poliziotto e personaggio originale creato appositamente per la serie, e Kristien McDuffie (Nikki M. James), collega di Matt e Foggy presente anche nei fumetti,
Kirsten McDuffie: so che una volta lavorari in un vero studio.
Foggy Nelson: È vero. Hogarth, Chao & Benowitz.
Abbiamo un primo esplicito accenno ad elementi delle altre serie ex-Netflix, con Foggy che richiama a quando entrò a lavorare per lo studio legale Hogarth, Chao & Benowitz.
Abbiamo anche un primo sguardo a White Tiger, il cui vero nome è Hector Rayala, interpretato da Kamar de los Reyes.
L’attore è purtroppo venuto a mancare nel dicembre 2023 per colpa di un cancro.
Uno dei loro clienti, Benny, viene attaccato da un aggressore non identificato. La camera indugia sul dettaglio del guanto che mette a posto la lampadina, sul cui dorso è riconoscibile il simbolo di un bersaglio…
E finalmente vediamo il nuovo costume di Daredevil mentre la sua iconica colonna sonora suona in sottofondo.
Come anticipato anche dalle fote dal set, è un design molto diverso dalle varie versioni che gli abbiamo visto indossare in passato, per quanto lo “scheletro” sia fortemente ispirato ad esso.
E il budget si fa chiaramente sentire, mostrandoci finalmente Daredevil lanciarsi e usare i suoi billyclub per oscillare in giro per la città similmente a come fa Spider-Man.
Questo elemento, così come l’agilità quasi superumana in combattimento, erano fortemente assenti nella serie originale, date le limitazioni monetarie che caratterizzavano la vecchia produzione.
Grazie ai suoi sensi, Matt capisce di essere stato depistato e torna subito indietro dai suoi amici.
La minaccia finalmente è palesata: è Benjamin Pointdexter, alias Bullseye, nuovamente interpretato da Wilson Bethel.
Bullseye: Ciao, Karen.
Dopo aver sparato mortalmente a Foggy, il killer si appresta ad uccidere anche Karen mentre ripete la sua iconica frase direttamente dalle terza stagione di Marvel’s Daredevil. Il suo costume, per quanto molto diverso dalla controparte fumettistica, ricorda molto quello indossato dal serial killer in “Daredevil” #18 di Chip Zdarsky.
Foggy non riesce a sopravvivere alla ferita, morendo davanti ad una Karen disperata.
La scena per molti versi ricorda quella della stessa Karen in “Daredevil: L’uomo Senza Paura”, sempre per mano di Bullseye (e richiamata nella stagione 3 con la morte di Padre Lantom).
Disperato per la morte del suo migliore amico e schernito da Dex, il protagonista compie l’atto più estremo della sua vita: getta il killer giù in strada, apparentemente uccidendolo e rompendo la sua regola (un estremo con cui aveva combattuto psicologicamente per tutto il corso del terza stagione).
In preda all’angoscia e al dolore, Matt si toglie il casco, non accorgendosi che Cherry è arrivato sul tetto, scoprendo la sua identità .
In un crudele scherzo del destino, Dex non è morto malgrado la caduta. Potrebbe essere semplice fortuna, oppure l’operazione per riparare la schiena alla fine della terza stagione potrebbe averlo potenziato (nei fumetti il suo scheletro è rafforzato con dell’Adamantio, anche se non allo stesso modo di Wolverine).
Matt lascia cadere il suo casco danneggiato, privato di un corno, giù per le strade, mentre possiamo vedere la pozza di sangue lasciata da Foggy.
Per ora, Daredevil è morto…
E proprio da qui inizia la nuovissima intro di questa serie, che richiama molto quella originale, ma sostituendo il sangue con delle statue che crollano e si ricompongono formando quella di Daredevil:
Un anno dopo quella tragica notte vediamo la nuova vita di Matt, mentre si prepara per la giornata e porta con sé un biglietto in memoria di Foggy. In parallelo, torniamo finalmente a Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) in una sua “mattinata tipo”, sempre imponente e circondato dal lusso.
Vanessa: Hai lasciato il letto in cui ti ho vegliato per mesi, mentre guarivi. E per cosa? Ora arrivi qui e termini la riunione con le Cinque Famiglie rimanendo fermo all’ingresso.
Wilson Fisk: Tu li hai messi in riga e ti rispettano.
Rivediamo anche Vanessa (Ayelet Zurer), moglie del Kingpin, ora a capo del suo impero criminale mentre lui persegue la carriera politica per divenire sindaco di New York City.
Tra i due però sembra esserci stata una frattura, un allontanamento, molto probabilmente in conseguenza del tanto omicidio da parte di Maya Lopez/Echo …
Incontriamo un nuovo personaggio: BB Urich (Genneya Walton), la nipote del defunto Ben Urich della prima stagione di Marvel’s Daredevil, il giornalista del Daily Bulletin ucciso da Wilson Fisk.
Sembra che la ragazza stia seguendo le orme del defunto zio, anche se a modo suo.
Vediamo che Matt ha deciso di collaborare con Kirsten McDuffie formando il loro studio legale.
Matt partecipa come testimone alla sentenza contro Bullseye, e possiamo ascoltare il regolare battito del cuore del serial killer. Inaspettatamente anche Karen Page sopraggiunge per guardare, con Matt che sente con molta chiarezza il suo cuore battere a mille.
A Dex viene dato l’ergastolo.
Fuori dall’aula Matt e Karen cercano di parlare, ma con la morte di Foggy tra i due si è creata un’immensa frattura. Karen ha deciso di andare a vivere a Los Angeles…
Finalmente vediamo la candidatura ufficiale di Fisk a sindaco di New York. A consigliarlo ci sono Sheila Rivera (Zabryna Guevara) e Buck Cashman (Arty Froushan), a cui si aggiunge inaspettatamente il giovane Daniel Blake (Michael Gandolfini), il quale risulta molto entusiasta e sembra genuinamente credere in Wilson Fisk.
Grazie a una macchinazione della McDuffie, Matt conosce la psicologa Heather Glenn (Margerita Levieva), con la quale instaura immediatamente un complicità nonostante le apparenti differenze caratteriali dei due e il palese “equivoco” creato dalla loro comune amica.
Nei fumetti Marvel Comics, Heather Glenn è stata uno storico amore di Matt Murdock del periodio tra gli anni ’70 e gli anni ’80, la CEO delle Glenn Industries la quale però cadde preda dell’alcolismo, fino a che non si tolse la vita.
Informato da Cherry riguardo Fisk, Matt decide di incontrarlo direttamente faccia a faccia.
Questo è il loro primo faccia a faccia dopo lo scontro nel finale della terza stagione.
Wilson Fisk: Devo ammettere che non è poi così spiacevole rivederla.
Matt porta Fisk nella stessa tavola calda in cui lui ed Elektra erano andati durante la stagione 2. Qui incominciano a parlare quasi come due vecchi amici.
W. Fisk: Ha avuto figli?
M. Murdock: No. Lei?
W. Fisk: Ah no, ho fatto da mentore a qualcuno ma al di là di quello, nient’altro.
M. Murdock: Non le ha sparato in faccia?
W. Fisk: Sì, i giovani d’oggi. Cosa possiamo farci?
Nel dialogo tra i due non sfugge l’occasione di accenare al suo passato da mentore per Maya Lopez/Echo (Alaqua Cox), che l’anno scorso avevamo visto protagonista della sua serie solista Echo (2024) e la quale ha avuto effetti molto importanti sul carattere di Fisk, portando a ciò che vediamo qui in Daredevil: Rinascita (2025).
Di fatto, possiamo ancora vedere la cicatrice del colpo inferto dalla sua ex pupilla alla fine di Hawkeye (2021).
W. Fisk: Riguardo il suo amico, non c’entro con la sua morte. Ho mantenuto la promessa.
Con il suo solito garbo, Fisk afferma con molta semplicità di non aver ingaggiato Bullseye per uccidere lui e i suoi amici, rispettando l’accordo che avevano fatto alla fine della terza stagione.
Lo Zar del Crimine starà forse dicendo la verità ?
W. Fisk: Io diverrò il sindaco di questa città , e da quel momento non verranno tollerate le persone che andranno in giro in costumi buffi. Lo stato di diritto prevarrà e se lei dovesse mai tornare alle sue vecchie attività , ne subirà le conseguenze.
Accordatisi sul non intralcirasi a vicenda, Fisk mette ben chiaro che la sua (inevitabile) vittoria porterà a una radicale intolleranza verso i vigilanti. Questo ovviamente ci prepara a un adattamento delle vicende di “Devil’s Reign”, dove Wilson Fisk bandisce tutte le attività dei vigilanti newyorkesi.
A chiudere l’episodio è la vittoria di Fisk alle elezioni sindacali, ma Vanessa sta in disparte e inoltre scopriamo che ha un’amante. Mentre in parallelo Matt è a spasso con Heather, con la quale ufficialmente inizia una relazione.
Una misteriosa figura intanto crea un murales di Kingpin, palesemente in contrasto con la sua figura. Sarà forse questo Muse, il villain di questa prima stagione?
L’episodio si chiude con uno “scontro di sguardi” tra Matt e Fisk, mentre sono illuminati da luci opposte.