Come promesso i Marvel Studios hanno pubblicato online il trailer ufficiale de I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il nuovo cinecomic dell’MCU in uscita al cinema il 23 luglio.
Dopo 10 anni dal disastroso film di Josh Trank, finalmente i Fantastici Quattro tornano al cinema con una nuova versione, ed oggi è uscito il primo trailer che analizzeremo insieme.
Sue Storm: Benvenuti al Baxter Bulding.
Reed Richards: È nostra priorità fare una cena di famiglia ogni settimana. La domenica, alle 7 in punto, qualsiasi cosa accada, siamo tutti qui.
Apriamo il trailer con Reed Richards e Sue Storm (Pedro Pascal e Vanessa Kirby) mostrare gli interni del Baxter Building a un ospite, probabilmente una persona importante, introducendoci alla loro dinamica famigliare.
I Fantastici Quattro, come sappiamo, saranno infatti dei supereroi già affermati e conosciuti.
Possiamo già notare lo stile profondamente retro-futuristico che caratterizzerà il mondo in cui vive il Quartetto, tanto che queste prime immagini sono nel 4:3 televisivi proprio di quegli anni.
Diamo una prima occhiata anche al Baxter Building in tutta la sua gloria, l’iconico edificio dei Fantastici 4 di proprietà di Reed Richards. Il 4:3 qui si apre per dare spazio al moderno 16:9 cinematografici.
Ben Grimm: H.E.R.B.I.E., come sta venendo il sugo?
H.E.R.B.I.E.: (Suoni elettronici)
Ben Grimm: Sì, sarò io a giudicarlo… (assaggia)… Ok. Ok, questo tizio e bravo, no? Ah ah. Voglio aggiungere un paio di spicchi d’aglio, non perché non sia delizioso, voglio dargli solo un po’ di personalità, ok?
Il trailer non perde tempo a farci conoscere il maggiordomo robotico del quartetto, H.E.R.B.I.E., e a mostrarci Ben Grimm/La Cosa (Ebon Moss-Bachrach) in tutto il suo spledore, mixando spientemente effetti pratici alla CGI. Diamo anche una prima occhiata allo stile dei loro costumi, molto semplicistici e fumettosi rispetto allo standard Marvel Studios.
Un interessante dettaglio: il personaggio di H.E.R.B.I.E. non nasce nei fumetti Marvel, ma bensì fu creato in origine per la serie animata del 1978, dove il robottino sostituisce Johnny Storm/Torcia Umana. Successivamente il personaggio è entrato a far parte dei fumetti Marvel.
Annunciatore: T: meno 5
Sentiamo l’annuncio di un countdown, mentre vediamo Reed aprire le sue lavagne. Il fatto che siano così larghe è una chiara indicazione che, com’è classico di Richards, scriva i suoi calcoli su tutta la superficie sfruttando i suoi poteri di allungamento.
In quest’altra inquadratura possiamo invece vedere Reed mentre scrive sulla lavagna, e se notiamo, sembrano calcoli incentrati sul viaggio multiversale, mentre sullo sfondo possiamo notare le tute spaziali del gruppo.
Reed Richards: Prima che salissimo la prima volta…
Anche se non si tratterà di una storia di origini, il film mostrerà come i nostri protagonisti hanno ottenuto i loro poteri.
Reed Richards: Tu non potevi diventare invisibile…
Vediamo Reed e Sue appena dopo l’incidente che ha dato loro i poteri, con la Sue visibilmente confusa e stordita, in procinto di apparire e sparire per la prima volta sotto gli occhi di Reed.
Reed Richards: Ben non era una roccia…
Una caratteristica di Reed Richards è il forte senso di colpa che prova per la trasformazione di Ben, il quale ha perso le proprie fattezze e la possibilità di vivere una vita normale.
Reed Richards (in televisione): Ecco qui il miglior pilota del mondo.
Ben Grimm (in televisione): Già. Intende il più bello.
Possiamo vedere soprattutto in questi momenti Ben rimpiangere il sé del passato mentre gira per le strade di New York indossando impermeabile e cappello, un look iconico ripreso direttamente dai fumetti.
Reed Richards: E Johnny non aveva mai preso fuoco…
Diamo un’occhiata più da vicino a Johnny Storm (Joseph Quinn) con i caratteristici capelli biondi e occhi azzurri che condivide con la sorella, mentre lo vediamo attivare i suoi poteri per volare nel cielo di New York (una scena che ricorda molto quello della Torcia Umana del film del 2005 diretto da Tim Story).
Sue Storm: Ben è sempre stato una roccia.
Da sempre il cuore del gruppo, Sue rassicura il marito invertendo la prospettiva sulla loro condizione come a un’estensione di chi sono loro dentro, mentre vediamo un’accenno alla profonda amicizia tra lei e Ben.
Curioso notare che di Reed invece non vediamo mai i poteri in azione.
Sue Storm: E Johnny è… Johnny.
Johnny Storm: Ciao
Mentre il fratello Johnny come sempre mostra il suo lato immaturo.
Sue Storm: E io sono qui.
E diamo un’occhiata ai campi di forza che la Donna Invisibile può evocare, con l’interessante dettaglio che creano un effetto arcobaleno per via della luce.
Vediamo la Torcia Umana spingersi al limite arrivando a superare l’atmosfera terrestre, il che fa spegnere la sua fiamma (la quale è dipende dall’ossigeno presente nell’aria).
Sue Storm: Qualsiasi cosa succeda, la affronteremo insieme…
I cieli notturni della Grande Mela si riempiono di nuvole infuocate e piccole meteore sotto gli occhi dei nostri eroi e dei cittadini newyorkesi, come questi tre giovani fan de La Cosa.
Qualcosa di grosso sta raggiungendo la Terra.
Vediamo la Fantasticar sfrecciare per le strade di New York mentre Johnny e Ben sono in azione…
Un’iconica ombra si desta su New York City…
Si tratta proprio di Galactus, il Divoratore di Mondi in tutta la sua fumettosissima magnificenza e che sarà doppiato da Ralph Ineson e accompagnato da una versione femminile di Silver Surfer interpretata da Julia Garner.
La tanto attesa entità cosmica fece il suo debutto in L’arrivo di Galactus (The coming of Galactus!) in Fantastic Four (vol. 1) n. 48 nel marzo 1966.
Sue Storm: Come una famiglia.
Il trailer si chiude con i nostri quattro eroi pronti nelle loro tute e con il logo alle loro spalle.
La scena in cui i quattro protagonisti si presentano sopra una struttura rotonda circondata da frecce giganti è un riferimento ai Beatles, più precisamente all’esibizione della celebre band al The Ed Sullivan Show del 9 febbraio 1964.