È uscito al cinema Kraven – Il Cacciatore, il nuovo cinecomic (vietato ai minori) prodotto da Sony Pictures e basato sul personaggio Marvel, che vede Aaron Taylor-Johnson nei panni del protagonista. Attualmente si tratta dell’ultimo film previsto nel calendario di Sony, poiché non ci sono altri spin-off in programma.
In attesa dei dati sul box office globale, Deadline spiega che il film ha incassato meno di $11 milioni durante il weekend d’apertura negli Stati Uniti.
Si tratta del peggior debutto per un film tratto dai fumetti negli ultimi anni. Per fare un paragone, Morbius (2022) ha debuttato con $39 milioni, mentre Madame Web (2024) con circa $15 milioni.
Persino Wonder Woman 1984 (2020), uscito nel pieno della pandemia in contemporanea in streaming ed al cinema e con appena il 30% di sale aperte (ed una capienza del 10% delle sale dovuta alla pandemia) ha incassato di più, con $16.7 milioni nel primo weekend.
Gli analisti avevano paragonato il debutto di Kraven – Il Cacciatore con quello di The Beekeper, il film action di Jason Statham (che ha incassato $16.5 milioni nel weekend d’apertura) e già allora il confronto tra un cinecomic Marvel e un generico film d’azione era impietoso; il risultato inferiore dimostra che Kraven non è riuscito ad interessare il pubblico, nemmeno i fan più accaniti.
Sony Pictures ha limitato i danni facendo una co-produzione con TSG, che ha finanziato il film al 50% nonostante gli accordi iniziali prevedessero una compartecipazione del 25% (una mossa che, contrattualmente, può accadere solo due volte all’anno).
Lo studio attribuisce agli scioperi dello scorso anno e alla lunga produzione iniziata durante la pandemia la colpa dell’aumento del budget, che è lievitato dai $90 milioni iniziali ad oltre $110 milioni.
RelishMix, agenzia che si occupa di monitorare le discussioni sui social, ha individuato un passaparola negativo su Kraven – Il Cacciatore ancor prima dell’uscita:
I fan non sono interessati ad un’operazione che prende un personaggio dei fumetti di serie C e gli dà un film tutto suo. Molti commenti si chiedono perché i villain dei fumetti diventano buoni nei film, oppure si lamentano della CGI incompleta e di bassa qualità, nonché delle scene d’azione generiche e dozzinali.
RelishMix segnala che le statistiche dell’universo dei social media pre-rilascio sono a 278,9 milioni, il 40% al di sotto delle norme del genere thriller d’azione e avventura su TikTok, Facebook, X, YouTube e Instagram combinati.