Negli ultimi vent’anni, i cinecomic e i film di supereroi hanno regnato senza rivali al box office di tutto il mondo, ma ormai sembrano non essere più la garanzia di un tempo. Nel 2018 e nel 2019 l’incasso medio di un film di supereroi era di più di un miliardo di dollari, quest’anno la media è meno della metà. Tra il 2015 e il 2019 ben venticinque film di supereroi su trenta prodotti in totale hanno incassato più di 500 milioni di dollari, ma dal 2022 solo dieci film su diciassette hanno superato quella cifra. Eppure i cinecomic continuano ad essere prodotti in grande quantità.
Variety ha pubblicato un lungo editoriale che getta luce sullo stato di salute dei film di supereroi, e di cosa li attende nel 2025 ed oltre.
Indice
I cinecomic del 2024
Nel 2024 i Marvel Studios hanno lasciato una sola uscita al cinema, Deadpool & Wolverine, ma hanno riempito la piattaforma di streaming Disney+ con serie come Echo (gennaio), X-Men ’97 (marzo), Agatha All Along (settembre) e la terza stagione di What If…? (dicembre).
Altri film Marvel, però prodotti da Sony Pictures, usciti quest’anno sono Madame Web (gennaio), Venom: The Last Dance (ottobre) e Kraven il Cacciatore (dicembre).
La DC, invece, non ha lanciato film del proprio universo condiviso (che subirà un reboot a partire dal 2025) ma ha distribuito soltanto Joker: Folie à Deux (ottobre), dedicandosi alla serie HBO The Penguin (settembre) e alla serie animata Creature Commandos (dicembre).
Per non parlare tutti gli altri cinecomic “indipendenti” come Hellboy: The Crooked Man (ottobre) e The Crow – Il Corvo (agosto), sempre tratti da fumetti.
Soltanto Deadpool & Wolverine è stato un successo, e Venom: The Last Dance sta andando discretamente bene. Quasi tutti gli altri si sono dimostrati dei flop al box office. Questa tendenza era iniziata già nel 2023 con il fallimento di film quali The Flash e The Marvels, nonostante gli ottimi risultati di Spider-Man: Across The Spider-Verse e Guardiani della Galassia Vol. 3.
I film di supereroi sono condannati?
Ancora oggi non c’è nessun genere come il cinecomic. Quando un adattamento ha successo, lo fa in maniera grandiosa, dando una spinta al business delle sale – soprattutto nei formati premium – e grandi soddisfazioni economiche alle produzioni.
Per questo motivo Hollywood sta cercando in ogni modo di defibrillare il cinecomic e riportarlo alla sua vecchia gloria di successo (quasi) sicuro. L’impressione è che l’anno decisivo per capire se l’operazione funzionerà sarà proprio il 2025.
Marvel e DC si giocano tanto; un fallimento porterebbe conseguenze catastrofiche su tutti i progetti in essere e potrebbe cambiare radicalmente il panorama cinematografico come lo conosciamo oggi.
La Marvel nel 2025
I Marvel Studios sembrano i più consapevoli di essere su un sentiero molto delicato. Sono ancora in vetta, ma vicino a loro c’è un burrone e il sentiero è sempre più stretto. Nonostante il successo di Deadpool & Wolverine, c’è molta paura intorno alle prossime uscite, soprattutto per Captain America: Brave New World ( febbraio).
Un film praticamente rigirato da capo, con una sessione di reshoot e riprese aggiuntive durate oltre venti giorni e con personaggi aggiunti all’ultimo (la presenza di Giancarlo Esposito non era prevista inizialmente) ma, ciononostante, pare che i test screening siano comunque negativi.
Seguiranno poi Thunderbolts* (aprile), la cui produzione non sembra essere incappata in ostacoli, e l’attesissimo The Fantastic Four: First Steps (luglio), attualmente in fase di riprese.
I primi due film previsti per il 2025 scommettono sui collegamenti e personaggi che, un tempo, ha fatto la fortuna dell’MCU. Si agganciano a franchise come The Falcon and The Winter Soldier, Eternals, Hulk, Black Widow, Ant-Man ed è giusto immaginare che saranno in qualche modo collegati, seppur debolmente. Resta da capire quanto la continuità sia ancora un fattore di forza e non uno svantaggio.
Il reboot dei Fantastici Quattro prodotto dai Marvel Studios ha un grande peso da portare sulle spalle, poiché arriva dopo i deludenti adattamenti cinematografici precedenti. Il fatto che l’atmosfera sarà anni ’60 con approccio da fantascienza classica fa capire che il film mira a essere qualcosa di fresco e rinnovato, un titolo su cui lo studio sembra confidare molto.
Dall’altro lato, invece, Marvel Television non sembra rallentare e minaccia un serio rischio di saturazione.
Nel corso del 2025 usciranno Your Friendly Neighborhood Spider-Man (gennaio), Daredevil: Born Again (marzo), Ironheart (giugno), Eyes of Wakanda (agosto), Marvel Zombies (ottobre) e Wonder Man (dicembre).
In totale, nel 2025 usciranno ben 9 prodotti dell’MCU: non succedeva dal 2021, quando hanno registrato il picco record (in un solo anno è uscito quasi lo stesso numero del totale di titoli componenti l’intera Fase 3, uscita però in oltre tre anni).
Il reboot del DC Universe
Dopo il fallimento del cosiddetto “Snyderverse”, Warner Bros. si prepara a lanciare il reboot del DC Universe guidato da James Gunn e Peter Safran. Dovrà fare molto bene, però, per accendere un motore ormai spento e ammaccato.
Secondo gli analisti, per lanciare al meglio il nuovo universo il film Superman dovrà aprire con almeno 100 milioni di dollari e tenere bene nelle settimane successive. Una cosa che la DC non è stata in grado di fare per molto tempo, con l’eccezione di The Batman (slegato però dalla continuity del DCEU).
Anche il nuovo film sull’Uomo d’Acciaio, come i Fantastici Quattro dei Marvel Studios, sembra ritornare in maniera significativa all’estetica dei primi fumetti. Si riparte dalle basi.
Tocca a Superman salvare non uno, ma molti universi di cinecomic. Ad oggi, ancora uno spazio in cui il business cinematografico si affida per cercare incassi, pubblico ed emozioni in attesa che all’orizzonte si presenti un’alternativa.
Il futuro dell’universo Sony
Il lato Sony è la vera incognita, perché si tratta di un universo mai nato veramente. Per i primi tre anni della sua esistenza era composto solamente da Venom (2018) e dal suo sequel, poi con il clamoroso flop di Morbius (2022) la compagnia ha deciso di rinunciare all’universo condiviso e di promuovere i film successivi come “avventure stand-alone” e non collegate ad altri titoli.
Ciò non è riuscito a salvare Madame Web (2024), che si è consolidato come uno dei flop peggiori di sempre per un film di supereroi. E pare che anche, Venom: The Last Dance, nonostante stia andando discretamente bene nei mercati internazionali, stia risentendo della gravità che schiaccia gli spin-off di Spider-Man senza Spider-Man.
Dopo l’uscita di Kraven il Cacciatore (dicembre), non sembrano esserci grandi piani. C’è Spider-Man 4 con Tom Holland nel 2026, e la serie Spider-Noir con Nicolas Cage. Manca all’appello il terzo capitolo Spider-Man: Beyond The Spider-Verse, rinviato a data da destinarsi a causa dello sciopero, che chiuderà la trilogia animata. Poi, il nulla.
Nessun progetto, nessun piano per il futuro, nessuna intenzione di impegnarsi seriamente per dare al pubblico dei veri film di supereroi. Soltanto un vago e sbiadito riflesso dei cinecomic prodotti da altri studi, che non riescono ad emularne il successo e raggiungono presto il dimenticatoio.
Anche per Sony Pictures, il 2025 sarà un anno di riflessione.