J.K. Rowling, autrice della celebre saga di Harry Potter e nota per le sue opinioni sulle donne transessuali, ha recentemente espresso il suo rammarico per non aver dichiarato “molto prima” le sue opinioni critiche sui diritti dei transgender.
Nel suo saggio intitolato The Women Who Shouldn’t Wheesht, Rowling ha riunito il suo contributo insieme a quello di altre autrici, tutte pronte ad alzare la voce in difesa dei diritti delle donne in Scozia.
In questo testo, la scrittrice ha criticato coloro che l’hanno condannata pubblicamente per le sue opinioni, ma poi in privato si sono comportati in modo diverso:
Le persone con cui ho lavorato si sono affrettate a prendere le distanze da me o ad aggiungere la loro pubblica condanna delle mie opinioni blasfeme. In verità, la condanna di alcuni individui mi ha sorpreso molto meno del fatto che alcuni di loro mi hanno poi mandato un’email, o messaggi tramite terzi, per verificare che fossimo ancora amici.
Inoltre, ha osservato come alcuni progressisti sostengano che le donne non esistano come classe biologica osservabile e non meritino diritti basati sulla biologia:
Coloro che sono inorriditi dalla mia posizione spesso non riescono a capire quanto io trovi veramente spregevole la loro. Ho visto ‘nessun dibattito’ diventare lo slogan di coloro che un tempo si atteggiavano a difensori della libertà di parola. Ho visto uomini presumibilmente progressisti sostenere che le donne non esistono come classe biologica osservabile e non meritano diritti basati sulla biologia.