Intervistato dal giornale spagnolo El Paìs durante l’Animayo International Summit, il regista John Musker (che ha diretto i film d’animazione La Sirenetta del 1989, Aladdin del 1992 ed Hercules del 1997) ha parlato dell’attuale situazione della Walt Disney Animation, criticando in particolar modo i remake live-action dei classici animati.
Musker si è scagliato contro l’attuale sistema produttivo della Disney, sia per l’animazione che per i live-action, affermando che c’è “troppa attenzione ai messaggi politici” e che “non hanno più il coraggio di rischiare”:
I classici d’animazione non venivano prodotti per cercare di trasmettere un messaggio. Volevamo che tu fossi coinvolto nei personaggi, nella storia e nell’ambientazione, e penso che questo sia ancora il nocciolo della questione.
Non devi escludere i tuoi obiettivi, ma devi prima creare dei personaggi con cui simpatizzare e che siano avvincenti. Le aziende si chiedono sempre: ‘Come possiamo ridurre il rischio? A loro piace questo, vero? Lo rifaremo e glielo venderemo in una forma diversa’, oppure pensano: ‘Beh, potremmo migliorarlo’.
Infine, parlando de La Principessa e il Ranocchio (2009) – che all’epoca aveva avuto molti pareri negativi per via di Tiana, la prima principessa Disney nera – Musker ha detto:
Non stavamo cercando di essere woke, anche se capisco le critiche.
Musker ha poi criticato l’adattamento live-action de La Sirenetta uscito al cinema nel 2023, criticando il modo in cui è stato affrontato il film:
Non hanno dato spazio alla storia tra padre e figlia, che era il cuore del film originale. E il granchio… onestamente, gli animali allo zoo sono più espressivi. Stessa cosa con Il Re Leone.
Questa è una delle cose fondamentali della Disney, è il fascino. Questo è ciò che l’animazione sa fare meglio.