X-Men ’97 si è rivelata la più grande sorpresa targata Marvel Studios da diversi anni a questa parte. Tra le reazioni entusiastiche dei fan online, e testate del calibro di Forbes che la definiscono uno dei migliori progetti Marvel mai realizzati, il mondo ha riscoperto un grande amore per i mutanti di Xavier, e nello specifico per la versione dell’universo Marvel che ha avuto inizio nel 1992 proprio tramite X-Men: The Animated Series.
E parlando di quella specifica versione dell’universo animato nato dalla Casa delle Idee, nell’ottavo episodio non sono mancati degli importanti cameo: apparizioni lampo di personaggi del calibro del Barone Zemo, il Dottor Destino, Silver Samurai e, soprattutto Spider-Man (o come veniva chiamato nella sua serie nel 1994, l’Uomo Ragno).
Lo vediamo volteggiare per la città e fermarsi senza dire una parola, quando Magneto invia un impulso a tutto il mondo in grado di disattivare le nuove Sentinelle, per dichiarare ufficialmente guerra al genere umano.
Quest’ultimo ha fatto ovviamente parlare di sé più di chiunque altro, trattandosi del più popolare supereroe al mondo, ma di che versione si tratta? Lo showrunner Beau DeMayo ha confermato che si tratta proprio dello stesso personaggio apparso nella serie animata andata in onda dal 1994 al 1998:
Si tratta proprio di quello Spider-Man.
It is indeed that Spider-Man.
— Beau DeMayo (@BeauDemayo) May 1, 2024
Per chi non la conoscesse, Spider-Man: The Animated Series è una serie animata del 1994 che ha influenzato profondamente gran parte della mitologia moderna del personaggio. L’obiettivo era quello di adattare il maggior numero di storie possibili dai fumetti, rimanendo vicini allo spirito originale, ma utilizzando il senno di poi come vantaggio, per raccontare una storia coesa.
Nella sua serie, compaiono gli stessi X-Men che abbiamo visto in X-Men ’97, quando l’Uomo Ragno si trova a dover cercare aiuto da Xavier e la sua squadra, per via del doloroso avanzare della sua mutazione (che l’avrebbe negli episodi seguenti trasformato in un mostruoso “Ragno Uomo”) finendo per scontarsi con gli X-Men che l’avrebbero scambiato per un intruso.
Una volta chiariti i dubbi sulle sue intenzioni, Xavier informò a malincuore l’Arrampicamuri del fatto che lui era sì la più eminente figura scientifica nell’ambito della mutazione, ma anche che il suo ruolo era quello di aiutare i mutanti a convivere con la loro condizione, non di curarla. Rivelazione che spazientì Spider-Man, che non era nato con i suoi poteri, a differenza degli X-Men.
A seguito però, Bestia si trovò per consigliargli di rivolgersi ad uno scienziato con cui lavorava, rivelando di aver in passato cercato lui stesso una cura, prima di accettare la propria condizione.
Hank venne però rapito dal suo vecchio collega era in realtà in combutta con nientemeno che l’Hobgoblin, e che il suo obiettivo era quello di creare una sostanza corrosiva per le cellule mutanti, pianificando un vero e proprio genocidio. Starà quindi all’Uomo Ragno e agli X-Men ritrovare Bestia, liberarlo, ed in seguito mettere fine ai piani malefici succitati, in uno dei crossover più amati dell’intera serie.
Nella serie, vennero introdotti elementi prima assenti nei fumetti che si sono poi fatti strada in essi, e nei futuri adattamenti come film, videogiochi e simili.
Rimanendo sul lato cinematografico, possiamo partire dalla trilogia diretta da Sam Raimi con protagonista Tobey Maguire, dove la serie ha fornito l’idea di un Norman Osborn tormentato da un disturbo dissociativo dell’identità, con tanto di dialogo con Goblin allo specchio ripreso nel film (nei fumetti, Osborn ha una sola personalità), ma anche l’idea di avere Otto Octavius come idolo e mentore scientifico di Peter prima della sua trasformazione in Doc Ock (nei fumetti, i due non si conoscevano prima di incontrarsi come nemici).
Non ultima, anche l’idea di far sì che il costume nero potenziasse i poteri di Spider-Man e lo rendesse più aggressivo, per non parlare del fatto che il simbionte si formasse per la prima volta sopra ad un Peter addormentato e tormentato dagli incubi, facendolo risvegliare appeso a testa in giù davanti alla finestra di un grattacielo (nei fumetti, il costume nero viene preso coscientemente da Peter durante l’evento Secret Wars, che lo scambia per una tuta iper-tecnologica, ma non lo rende però né più forte, né o più aggressivo).
Passando ai film successivi, la serie ha fornito l’idea di collegare la scienza che ha dotato Peter dei suoi poteri alla stessa che ha trasformato Lizard, con tanto di esperimento ad opera di Connors e Parker nel quale riescono a far ricrescere una zampa ad un topolino (anche qui, nei fumetti, i due non si conoscevano prima di incontrarsi come nemici).
La serie ha inoltre dato i natali all’idea dello Spider-Verse, con uno speciale finale nel quale Peter si trovava ad incontrare diversi altri Spider-Man da universi paralleli, per fermare una versione villain di sé, intenta a distruggere l’intero Multiverso tramite un macchinario creato dal villain La Macchia.
Così tanta storia è contenuta nella breve apparizione di uno Spider-Man che nemmeno proferisce parola. Un Uomo Ragno dotato di una personalità fedele più di qualunque altra versione alla controparte cartacea, che ha vissuto un viaggio completo nel quale ha affrontato ogni sorta di problematica.
Partendo da Venom ed arrivando alle Guerre Segrete nel quale lui era a capo di eroi come Iron Man, i Fantastici Quattro e Capitan America e Tempesta, che viene chiamata da Spidey perché egli la ritiene la più potente tra tutti i membri degli X-Men, contro villain del calibro del Dottor Destino rivelandosi la versione più adatta per fermare la distruzione di tutto il creato.
Nonostante la tristezza, la rabbia, le perdite e le umiliazioni subite, questo Peter Parker si è dimostrato il migliore di tutti perché ha saputo mantenere viva la sua integrità ed il suo coraggio, trovando eventualmente la forza di fare la cosa giusta, anche quando era più difficile.
Sarà forse questa l’ultima volta in cui vedremo questo Spider-Man? Non lo sappiamo per certo, ma vi lasciamo con una risposta enigmatica del succitato DeMayo, che stuzzica i fan proprio su questo tema:
Haha
— Beau DeMayo (@BeauDemayo) May 1, 2024