Nel corso di una lunga intervista con Vanity Fair, Chris Hemsworth è tornato a riflettere sul suo lavoro con i Marvel Studios e sul futuro del Dio del Tuono, affermando di sentirsi in debito con il pubblico e di volergli dare “un film su Thor più serio” ma, al tempo stesso, non vuole essere “eccessivamente presuntuoso e pretenzioso”.
Inoltre, nella stessa intervista, Hemsworth ha spiegato che non è minimamente intenzionato ad abbandonare la recitazione nonostante la sua predisposizione all’Alzheimer, scoperta nel 2022 durante la produzione della docuserie Disney+ e National Geographic Limitless.
Hemsworth si è sottoposto a diversi test genetici che hanno portato alla luce quella che ha definito “la sua più grande paura”. L’attore, infatti, ha una predisposizione genetica per l’Alzheimer dieci volte superiore alla media: i test genetici hanno rivelato che Hemsworth ha due copie del gene AOPE4 (una da parte della madre e una da parte del padre). Secondo uno studio del National Institutes of Health, una persona su quattro è in possesso di questo gene, ma soltanto il 2% della popolazione li ha entrambi.
Questa scoperta, ovviamente, lo ha portato a riflettere sulla sua esistenza e sulla sua mortalità, ma non è comunque intenzionato ad abbandonare la recitazione, al contrario da quanto hanno riportato le testate giornalistiche USA a fine 2022 (che hanno mischiato questa scoperta con la pausa dalla recitazione annunciata da Hemsworth per stare con la sua famiglia).
Sono rimasto davvero deluso, ho condiviso una cosa così personale e mi sono sentito vulnerabile. Non importano tutte le volte in cui ho detto “questa non è una sentenza di morte”… automaticamente la storia è cambiata “ha la demenza e sta pensando di ritirarsi”.
Ho letto un commento molto divertente in un articolo “spero che Chris si scordi di aver annunciato il ritiro”.