Non tutti sanno che Zack Snyder aveva intenzione di dare a Wonder Woman (Gal Gadot) una storia diversa da quella mostrata nel suo film solista.
Nelle prime fasi dello sviluppo di Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), il regista infatti preparato una foto con Wonder Woman – insieme ad alcuni guerrieri provenienti da diverse nazioni durante la Guerra di Crimea – che tiene in mano le teste decapitate di alcuni guerrieri rivali.
La foto è stata poi rimossa dal film, ma l’obietto di Snyder era quello di rendere Diana Prince una spietata guerriera, che avrebbe visitato i campi di battaglia di tutto il mondo alla ricerca di Ares. Il regista voleva addirittura portare questa sua idea nel film stand-alone, che voleva intitolare Wonder Woman 1854, ma alla fine i piani sono cambiati drasticamente con l’arrivo della regista Patty Jenkins.
Durante un’intervista con Empire, Snyder ha rivelato:
La storia prevista da Snyder era una combinazione tra amore e guerra che si sarebbe svolta attraverso diversi decenni:
Infine, Snyder ha aggiunto:
Alcuni anni fa, Snyder ha spiegato di aver scelto proprio questo conflitto iniziato nel 1853 – nel quale l’Impero Russo si è scontrato un’alleanza composta da Impero ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna – perché è stato “il primo in cui è stata utilizzata la fotografia“.
Il regista aveva ha dichiarato che voleva rendere Wonder Woman una guerriera spietata (qui il motivo delle teste dei suoi nemici usate come cimelio di guerra) fino all’incontro con Steve Trevor, che “la avrebbe aiutata a credere nuovamente nel genere umano e nell’amore verso se stessi.”
Una volta ingaggiata la regista Patty Jenkins però, i piani sono cambiati totalmente e la regista ha deciso di iniziare a raccontare la storia di Diana Prince dalla Prima Guerra Mondiale, scattando quindi la fotografia vista effettivamente in Batman v Superman: Dawn of Justice.