Durante la consueta earnings call trimestrale con gli investitori di The Walt Disney Company, tenutasi ieri sera, il CEO Bob Iger ha confermato che Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è stata rinnovata per la stagione 2 dopo il grande successo e gli ottimi ascolti registrati.
Tratta dai romanzi di Rick Riordan, best-seller nel mondo, la serie è interpretata da Walker Scobell (Percy Jackson), Leah Sava Jeffries (Annabeth Chase), Aryan Simhadri (Grover Underwood). La seconda stagione adatterà il secondo libro della saga, intitolato “Il mare dei mostri”.
“I can’t wait to bring the next season of Percy Jackson to #DisneyPlus! Raise anchors. Hoist the mainsail. All hands on deck, demigods. We’re heading for the Sea of Monsters!”
– Rick Riordan pic.twitter.com/l8Uq04uNYl— Disney+ (@DisneyPlus) February 7, 2024
Durante un’intervista con Variety, Rick Riordan (autore dei romanzi originali e produttore della serie) ha confermato che l’idea è quella di adattare tutti i libri della saga e quindi di realizzare (almeno) cinque stagioni:
Quello è il vantaggio nell’avere i libri come linea guida e modello perché, ovviamente, conosco l’arco narrativo composto da cinque stagioni, e anche gli sceneggiatori coinvolti sono inoltre a conoscenza della storia e sapevano dove stavamo potenzialmente andando. Quindi avevamo un percorso che era davvero chiaro. Anche se potremmo fare diverse fermate in alcuni punti o dare più attenzione a una scena più che a un’altra, avevamo tutti l’obiettivo finale in mente.
Se Dio vuole, avremo la possibilità di fare cinque stagioni e mostrare l’intera storia di Percy Jackson, abbiamo potuto assicurarci di aver piantato le basi per quegli elementi nella narrazione che serviranno nelle stagioni successive. Ed è stato davvero soddisfacente poterlo fare. Sono un pianificatore. Mi piace una storia ben costruita. Quindi è stato bello poter seguire i libri in quel modo.
Gli showrunner hanno aggiunto:
Sapevamo che il primo libro sarebbe stato la prima stagione, quindi abbiamo compiuto questo percorso con quel romanzo e sapevo che dovevamo adattarci, ma anche dare un ritmo che facesse sembrare stessimo procedendo con la storia. Si tratta di un’avventura, di un’esperienza, è come un viaggio attraverso l’America. Dovevamo assicurarci che rientrasse in determinati parametri.