Il processo a Jonathan Majors si è concluso con un verdetto di colpevolezza; il giudice ha ritenuto l’attore colpevole di due reati, molestie e aggressione, e ha fissato la data della sentenza per il 6 febbraio 2024. Majors rischia un anno di carcere oppure tre anni di libertà vigilata. Pochi minuti dopo la pubblicazione del verdetto i Marvel Studios hanno deciso di licenziare l’attore, il quale non interpreterà più Kang il Conquistatore nell’MCU.
In attesa di scoprire se gli studios procederanno con un recast o se sostituiranno il personaggio con un altro villain (ad esempio Doctor Doom), l’attore ha partecipato alla sua prima intervista con la giornalista Linsey Davis di ABC News Live, andata in onda questa mattina durante il programma Good Morning America.
Nell’intervista Majors continua a dichiararsi innocente, spiegando di essere rimasto “scioccato e spaventato” quando il giudice lo ha dichiarato colpevole:
Quando gli è stato chiesto se pensa che tornerà mai a lavorare ad Hollywood e nel mondo del cinema, l’attore ha risposto:
Durante l’intervista, Jonathan Majors ha avuto modo di commentare i video portati in tribunale che lo ritraggono mentre spinge con violenza la ex fidanzata all’interno della macchina:
L’attore ha poi aggiunto:
Altri estratti dell’intervista verranno diffusi prossimamente.
Secondo gli ultimi report, i Marvel Studios hanno comunque intenzione di mantenere Kang il Conquistatore come grande antagonista della Saga del Multiverso e di procedere con la produzione di Avengers: The Kang Dynasty, quindi l’opzione più plausibile è un recast del personaggio con un altro attore.
Anche se nell’MCU sono stati fatti dei recast in passato, si tratta della prima volta in cui un attore viene licenziato da un ruolo per motivazioni legali. Michael Waldron (head writer della prima stagione di Loki e sceneggiatore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia) sta scrivendo i prossimi due film degli Avengers.
Majors, una volta considerato un astro nascente di Hollywood, è stato anche scaricato dalla sua agenzia e dai suoi manager.