Il processo a Jonathan Majors si è concluso con un verdetto di colpevolezza; il giudice ha ritenuto l’attore colpevole di due reati, molestie e aggressione, e ha fissato la data della sentenza per il 6 febbraio 2024. Majors rischia un anno di carcere oppure tre anni di libertà vigilata. Pochi minuti dopo la pubblicazione del verdetto è stato annunciato che i Marvel Studios hanno deciso di licenziare l’attore, il quale non interpreterà più Kang il Conquistatore nell’MCU.
In attesa di scoprire se gli studios procederanno con un recast o se sostituiranno il personaggio con un altro villain (ad esempio Doctor Doom), The Hollywood Reporter ha avuto modo di intervistare alcuni avvocati di New York che si sono occupati di casi simili. Secondo le testimonianze raccolte, anche in virtù del suo status, difficilmente il giudice manderà Jonathan Majors in carcere ma potrebbe comunque punirlo con tre anni di libertà vigilata e servizi alla comunità:
Con molta probabilità Majors farà appello contro questa sentenza in quanto, secondo il suo team legale, il giudice ha sbagliato ad accettare i vecchi messaggi privati tra l’attore e la ex compagna come prove valide.
Qui occorre sottolineare che i messaggi privati portati al processo, trattandosi di testo risalente al 2022 e non legato all’aggressione avvenuta a marzo 2023, in una prima fase erano stati definiti “inammissibili come prove” da portare a processo. Successivamente, però, il giudice ha deciso di accettarli come prove dopo che l’avvocato di Majors ha chiesto alla vittima, la ballerina Grace Jabbari il motivo per cui ha deciso di non denunciare Majors alla polizia dopo il presunto assalto di questo marzo.
Con un comunicato ufficiale, gli avvocati difensori di Majors hanno commentato la sentenza del giudice dichiarando:
Jonathan Majors ha continuato a smentire di aver aggredito la Jabbari, e il suo team legale sostiene che sia stata la donna ad aggredirlo. Inoltre, secondo la difesa, la donna ha inventato utile le accuse per vendicarsi di Majors dopo la loro rottura. Nel suo comunicato, la difesa dell’attore chiude dicendo: