Questa notte è stato rilasciato su Disney+ il finale della seconda stagione di Loki, intitolato “Gloriosi Propositi”, che si è concluso in modo a dir poco sconvolgente. Di seguito la spiegazione completa; non proseguite con la lettura se volete evitare SPOILER.
Nel finale della seconda stagione, Loki capisce che non può riparare il Telaio Temporale e viene posto dinanzi ad una scelta: uccidere Sylvie nel passato ed impedire la morte di Colui Che Rimane (rimanendo al suo fianco) oppure permettere il collasso dell’intera TVA e la distruzione di ogni singola ramificazione per tutelare la Sacra Linea Temporale.
Come abbiamo scoperto in questa stagione, la morte di Colui Che Rimane ha causato la creazione di infinite ramificazioni che hanno messo a repentaglio la Sacra Linea Temporale, arrivando a sovraccaricare il Telaio Temporale con delle conseguenze catastrofiche. Il vero colpo di scena però avviene quando Loki scopre – parlando direttamente con Colui Che Rimane – che non c’è modo di salvare il Telaio Temporale e che quest’ultimo, in sintesi, è soltanto un piano di emergenza per proteggere la Sacra Linea Temporale distruggendo perennemente ogni ramificazione (e uccidendo così trilioni di persone).
Pienamente in grado di controllare i suoi viaggi nel tempo, Loki riesce a muoversi all’interno della timeline delle due stagioni per cercare di capire che scelta prendere: dopo un confronto con Mobius e Sylvie relativo al libero arbitrio che dovrebbe avere ogni ramificazione, il nostro protagonista capisce che c’è un altro modo per impedire la distruzione della TVA e non uccidere Sylvie (scelta che avrebbe fatto tornare Colui Che Rimane a capo dell’intera organizzazione, rimuovendo essenzialmente il libero arbitrio a tutti).
Loki accoglie il suo vero sé, decide di diventare il dio che avrebbe dovuto essere affidandosi completamente al libero arbitrio, senza arrendersi a queste scelte predeterminate imposte da Colui Che Rimane. Al tempo stesso però, è costretto ad un arduo sacrificio per accogliere i suoi “gloriosi propositi”: abbandonare per sempre i suoi amici e vivere una vita in solitudine.
Dopo essersi allontanato dal resto del gruppo, Loki si incammina verso il Telaio Temporale senza alcun tipo di protezione… e sorprendentemente non viene “spaghettizzato”, bensì sopravvive e pian piano i suoi vestiti vengono sostituiti da un look “classico”, con una tunica verde e delle lunghe corna come copricapo.
Il protagonista utilizza le sue abilità magiche per mandare in frantumi il telaio temporale, evitandone però il sovraccarico: a seguito di questa azione, la Sacra Linea Temporale è libera e tutte le ramificazioni si espandono senza freni, ma i “fili” diventano rapidamente scuri. Stanno morendo.
Qui Loki capisce che utilizzando i suoi poteri su ognuna di queste linee temporali ramificate, può riportarle in vita: decide quindi di afferrare pian piano ogni singola ramificazione, mentre si avvicina ad uno squarcio che lo porta verso la Cittadella alla Fine del Tempo, quella che un tempo era occupata da Colui Che Rimane (ma che pian piano sta venendo spazzata via).
Dopo essersi seduto sul trono, Loki ricrea l’intera Sacra Linea Temporale con la sua magia, rinvigorendo le linee temporali ramificate (ora libere di crescere senza essere falciate) e rimpiazzando in tutto e per tutto Colui Che Rimane come nuovo “maestro del tempo”.
Mentre la cinepresa si allontana, scopriamo che Loki ha trasformato quella che era la Sacra Linea Temporale e tutte le sue ramificazioni in un vero e proprio albero, che prende le fattezze di Yggdrasil (che nella mitologia norrena rappresenta l’albero del mondo che sorregge i nove mondi).
Da una parte il nostro protagonista ha salvato la TVA e dall’altra ha sventato il piano di Colui Che Rimane, evitando persino il costante massacro delle ramificazioni. Inoltre, il suo piano non è mai stato quello di governare il tempo, bensì di lasciare il libero arbitrio ad ogni singola linea temporale, permettendo loro di prosperare senza il timore di essere falciate dalla TVA o di essere spaghettizzate dal Telaio Temporale.
Le conseguenze di questa scelta? Loki potrebbe aver scatenato la Guerra del Multiverso, come gli viene ricordato da Colui Che Rimane. A riguardo, viene introdotto anche il nuovo ruolo della TVA: monitorare l’albero del mondo alla ricerca di possibili attacchi da parte di Kang, come quello di Ant-Man and The Wasp: Quantumania (che viene infatti menzionato).
Curiosamente, anche in Spider-Man: Across The Spider-Verse la linea temporale viene mostrata allo stesso modo. A riguardo, il co-creatore Chris Miller (che evidentemente era in contatto con il team di Loki) nel commento audio ha spiegato:
solitudine.
Ci sono ancora tantissime domande relative a ciò che abbiamo visto nell’episodio: ad esempio, Loki ha rimodellato soltanto la Sacra Linea Temporale, oppure il “trascinarsi via” ogni ramificazione ha di fatto stravolto l’intero Multiverso, coinvolgendo anche le altre dimensioni parallele come Terra-838?
Una cosa sembra esser certa: Loki attualmente si trova al centro dell’intera Linea Temporale ed ha trovato i suoi “gloriosi propositi”, concedendo a tutte le linee temporali il libero arbitrio… ma è per davvero così, oppure era tutto pianificato? Colui Che Rimane aveva già previsto tutto ciò, oppure Loki è diventato per davvero ciò che era destinato ad essere? Soltanto il tempo potrà dircelo.