Tra pochi giorni uscirà negli Stati Uniti il libro “MCU: The Reign of Marvel Studios”, un volume – non autorizzato da Disney – contenente oltre cento interviste con attori, produttori, registi e sceneggiatori coinvolti nella realizzazione dei film del Marvel Cinematic Universe.
Il libro descrive nel dettaglio il complicato rapporto tra Marvel Studios e Marvel Television, due divisioni completamente separate (e spesso in guerra tra loro), che hanno impedito dei collegamenti coerenti tra i prodotti cinematografici e quelli televisivi. Addirittura, gli studios hanno fatto di tutto per ignorare il più possibile la serie Agents of S.H.I.E.L.D. e hanno spesso impedito l’apparizione dei personaggi dei film, facendo eccezione per Nick Fury (Samuel L. Jackson) e Lady Sif (Jamie Alexander) solo perché “costretti” dall’ex CEO Ike Perlmutter.
Per via di questo clima di tensione tra le due divisioni di Marvel Entertainment, gli studios hanno deciso di non avvisare minimamente gli sceneggiatori della serie che lo S.H.I.E.L.D. sarebbe stato completamente distrutto in Captain America: The Winter Soldier (2014). Gli autori della serie lo hanno scoperto solamente all’ultimo, grazie ad una proiezione del film in anteprima, e sono corsi ai ripari modificando il finale della prima stagione. Da lì, tutta la serie è dovuta cambiare.