Tra poche settimane uscirà negli Stati Uniti il libro “MCU: The Reign of Marvel Studios” (non autorizzato da Disney) contenente oltre cento interviste con attori, produttori, registi e sceneggiatori coinvolti nella realizzazione dei film del Marvel Cinematic Universe.
Il libro descrive nel dettaglio il complicato rapporto tra Marvel Studios e Marvel Television, due divisioni completamente separate (e spesso in guerra tra loro), che hanno impedito dei collegamenti coerenti tra i prodotti cinematografici e quelli televisivi. Addirittura, gli studios hanno fatto di tutto per ignorare il più possibile la serie Agents of S.H.I.E.L.D. e hanno spesso impedito l’apparizione dei personaggi dei film, facendo eccezione per Nick Fury (Samuel L. Jackson) e Lady Sif (Jamie Alexander) solo perché “costretti” dall’ex CEO Ike Perlmutter.
Perlmutter voleva sfruttare il successo dell’MCU per creare delle serie che spingessero il pubblico ad avvicinarsi al lato televisivo, dove – tramite contratti di pubblicità e accordi con le co-produzioni – avrebbe potuto guadagnare molto di più. Alla fine, Perlmutter è stato licenziato da Disney nel 2022 e Kevin Feige è stato promosso a Chief Creative Officer di tutta Marvel Entertainment.
Nel volume è stato inoltre rivelato che Feige aveva dei piani per inserire Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e i Difensori nell’MCU, ma Marvel Television gli impedì l’accesso a questi personaggi. Di conseguenza, Feige e i Marvel Studios decisero di ignorare totalmente tutte le serie, mettendo spesso i bastoni fra le ruote e impedendo qualsiasi tipo di crossover o cameo con i progetti cinematografici.