Dopo quasi tre anni di serie televisive prodotte dai Marvel Studios, sembra che Kevin Feige e gli altri dirigenti siano intenzionati a cambiare totalmente approccio in favore di un metodo più tradizionale di sviluppo.
La Casa delle Idee ha “sconvolto” il settore televisivo poiché le serie della Casa delle Idee non sono supervisionate dagli showrunner – una figura a metà tra il produttore e lo sceneggiatore, che supervisiona il processo di scrittura e gestisce il flusso di denaro – bensì dagli stessi dirigenti Marvel, evidentemente non in grado di ricoprire lo stesso ruolo. Al posto degli showrunner gli studios ingaggiano un head writer, traducibile come “capo sceneggiatore”, alla guida di un ristretto team di sceneggiatori che non sempre riesce a garantire solidità e coerenza narrativa o supervisione totale dell’intero progetto.
Poche ore fa The Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo approfondimento dedicato alla lavorazione di Daredevil: Born Again, rivelando che i Marvel Studios hanno deciso di licenziare gli sceneggiatori e ripartire da zero con un “reboot creativo” della serie. Nel dare la notizia, il sito ha rivelato che la sezione televisiva della Casa delle Idee subirà una ristrutturazione completa, seguendo un modello di sviluppo più classico e ingaggiando finalmente degli showrunner.
Tutto è nato quando Jessica Gao, capo sceneggiatrice di She-Hulk: Attorney At Law, è stata inizialmente allontanata dalla serie per via dell’ingresso della regista Kat Coiro a bordo del progetto, la quale ha preso le redini e ha effettuato una serie di importanti decisioni. La Coiro, però, non ha supervisionato il montaggio degli episodi; è qui che la Gao è stata richiamata per gestire l’intera post-produzione della serie. Questo è stato illuminante per Marvel, che ha capito quanto una serie tragga beneficio dall’avere una sola persona a guidare ogni aspetto del progetto dall’inizio alla fine.
Gli studios hanno quindi scelto un modello televisivo più classico: gli showrunner scriveranno dei pilot (episodio di prova di una serie tv) e le bibbie (documenti contenenti tutto il necessario per il world-building di una serie), invece di mettere a capo dello sviluppo gli head writers e i registi. I giorni in cui la compagnia girava completamente una serie e poi la analizzava per capire se stava funzionando o se occorrevano dei reshoot per stravolgerla completamente sono finalmente finiti (e le finanze di Disney ringraziano).
Infine, i Marvel Studios vogliono focalizzarsi su serie da più stagioni invece di miniserie limitate da 6 o 9 episodi com’è stato per le produzioni dal 2021 a oggi (escluse Loki e What If…?). L’obiettivo è quello di creare show in grado di continuare per diverse stagioni, dove i personaggi possono avere del tempo a disposizione per “sviluppare una connessione con il pubblico” al posto di essere dei semplici tasselli per un crossover futuro; tutto questo in risposta alle numerosissime critiche mosse verso le serie tv uscite su Disney+, di cui l’esempio più recente e significativo è stata la criticatissima Secret Invasion.