Quando gli Avengers e i Guardiani della Galassia riescono quasi a togliere il Guanto dell’Infinito a Thanos in una scena – ampiamente criticata dai fan – del film Avengers: Infinity War (2018), Peter Quill (Chris Pratt) ha uno scoppio d’ira dopo aver scoperto dell’uccisione della sua amata Gamora (Zoe Saldaña) e manda completamente in fumo il piano che il gruppo era sul punto di completare.
Durante un’intervista con The Hollywood Reporter, il regista James Gunn ha espresso il suo disappunto per quella scena e per altre scelte narrative prese dai fratelli Russo:
I fratelli Russo e i Marvel Studios hanno fatto delle cose che non avrei voluto. Ad esempio, penso che Star-Lord non avrebbe mai preso a pugni Thanos condannando a morte l’intero universo. È illogico. Inoltre, penso che avrebbe ucciso Gamora se quest’ultima, per cause di forza maggiore, gli avesse chiesto di farlo.
Nonostante ciò, in un’intervista risalente al 2018, gli sceneggiatori e lo stesso Chris Pratt presero le difese della reazione di Peter Quill, reputandola “molto umana” seppur eccessiva:
Questo tizio ha visto sua madre morire, ha visto una figura paterna morire tra le sue braccia, è stato obbligato ad uccidere il suo vero padre ed ora ha sofferto per la morte dell’amore della sua vita. Credo che la sua sia stata una reazione veramente umana, l’umanità dei Guardiani della Galassia è ciò che li distingue dagli altri eroi. Se lo avessimo fatto altre cento volte, non avrei cambiato nulla. La colpa è di Thanos, ok? Come diavolo è possibile che nessuno incolpa mai lui? Sono molto sensibile su questo argomento.