Negli ultimi mesi sono emerse online le testimonianze di numerosi VFX artists, coloro che si occupano della realizzazione degli effetti visivi dei blockbuster di Hollywood, i quali che hanno denunciato le condizioni di lavoro legate ai progetti dei Marvel Studios come l’impatto delle tempistiche opprimenti sul loro stato d’animo e la mole di lavoro non proporzionale alla paga.
Nel corso di un’intervista con Gold Derby, Tatiana Maslany ha parlato della sua esperienza con il ruolo di She-Hulk sottolineando come una performance attoriale sia composta da molteplici parti invisibili, paragonando questo processo agli sforzi del team dei VFX dietro le quinte:
È un argomento bizzarro. Per quanto riguarda i premi e i riconoscimenti… Come si può dare un giudizio di valore a una performance? Ci sono tantissimi elementi che rendono una performance quello che è, ci sono tantissime parti invisibili. Lo vediamo in modo massiccio in She-Hulk con tutta la CGI e i VFX artists che lavorano a degli orari assurdi in condizioni insostenibili per creare queste bellissime versioni dei personaggi di cui si riesce quasi a leggere i pensieri e le emozioni.
Quindi c’è una collaborazione tra me e un artista che non ho mai incontrato. In situazioni come questa non si conoscono neanche i nomi degli artisti. Ma c’è un’energia collaborativa nel costruire una performance.