Dopo il ritorno di Bob Iger nella posizione di Amministratore Delegato di The Walt Disney Company, è stato annunciato che la compagnia sta riorganizzando il proprio modo di gestire i franchise mettendo un freno all’incessante produzione di film e serie tv del Marvel Cinematic Universe e di Star Wars. Proprio per questo, inevitabilmente, molti progetti verranno posticipati e la tabella di marcia slitterà.
La precedente gestione della compagnia, affidata a Bob Chapek dopo il pensionamento di Iger, ha compiuto diversi passi falsi, dall’aumento spropositato dei biglietti d’ingresso dei parchi Disneyland fino alla quasi rottura dei rapporti con svariate star in seguito all’incidente con Scarlett Johansson, passando per la gestione delle finestre distributive theatrical e streaming, per non citare il drastico calo della qualità media dell’offerta.
Questa settimana, Disney ha iniziato una prima fase della ristrutturazione interna che prevede l’eliminazione di ben 7000 posti di lavoro, la quale si strutturerà in tre cicli di licenziamenti. Sorprendentemente, tra i tanti dipendenti licenziati, figura anche Isaac “Ike” Perlmutter, ex CEO di Marvel Entertainment e figura particolarmente controversa per gli adattamenti cinematografici e televisivi dei fumetti Marvel Comics.
Secondo quando riferito al New York Times in condizione di anonimità da due dirigenti Disney a conoscenza della situazione, Perlmutter sarebbe stato informato telefonicamente che Marvel Entertainment, una piccola divisione incentrata sui prodotti di consumo e gestita separatamente dai Marvel Studios, era diventata ormai “superflua”. D’ora in poi, pertanto, la compagnia farà parte delle unità commerciali più grandi della Disney.
Il coinvolgimento di Perlmutter con i prodotti Marvel era considerevolmente diminuito negli ultimi anni. Nel 2015, Kevin Feige ha rischiato di abbandonare la compagnia qualche anno fa a causa di divergenze con Perlmutter a seguito dei quali il CEO di The Walt Disney Company Bob Iger è intervenuto rendendo indipendenti i Marvel Studios, che da quel momento non hanno più risposto a Marvel Entertainment ma soltanto ai Walt Disney Studios e ad Alan Horn.
La maggior parte dei dissidi tra Feige e Perlmutter era legata soprattutto alla mancanza di diversità nei film del Marvel Cinematic Universe. A detta di Perlmutter, controverso dirigente e co-proprietario della Toy Biz, i giocattoli dei personaggi femminili e dei personaggi neri non vendevano abbastanza da giustificare la realizzazione di film stand-alone su supereroine o supereroi di altre etnie.
Inoltre, Perlmutter è stato un sostenitore particolarmente accanito di Donald Trump durante le sue numerose campagne presidenziali. Nel 2016 ha donato oltre un milione di dollari per l’iniziativa Veterani Feriti della Drake University, promossa da Trump, mentre nel 2017 ha donato mezzo milione di dollari per la campagna inaugurale che ha portato quest’ultimo a diventare Presidente degli Stati Uniti.