Pochi giorni fa, The Hollywood Reporter ha annunciato che Victoria Alonso (presidente della produzione fisica e della post-produzione, degli effetti visivi e della produzione di progetti animati del Marvel Cinematic Universe) ha abbandonato il suo ruolo presso i Marvel Studios. Nonostante in un primo momento molti avessero ipotizzato che il suo addio fosse legato al presunto clima tossico creato dietro le quinte dei film dell’MCU, è emerso che la produttrice in realtà è stata licenziata da The Walt Disney Company.
Nelle ultime ore, il giornalista Matthew Belloni ha svelato alcuni interessanti retroscena sulla vicenda, definendo l’intera situazione “un semplice litigio per soldi”. La Alonso, come ricordato dal reporter, non ha mai avuto molto potere dentro la Disney, nonostante il suo profilo pubblico e posizionamento personale. Nella metà del 2021, quando l’ultimo contratto di lavoro della Alonso è stato rinegoziato, la compagnia ha scoperto che la produttrice era al lavoro su un progetto parallelo – il docufilm Argentina, 1985 – per lo studio rivale Amazon Studios.
Alan Bergman (CEO dei Disney Studios) e Kevin Feige (presidente dei Marvel Studios) sarebbero rimasti molto infastiditi dal fatto che la Alonso abbia dato la priorità ai suoi progetti personali rispetto alla compagnia per cui lavorava, creando in questo modo un precedente negativo per altri executives della Disney. Non volendo creare troppi problemi e riconoscendo il contributo della Alonso nei 17 anni trascorsi ai Marvel Studios, Disney ha permesso che la produttrice lasciasse il proprio nome sul progetto, puntualizzando però nel suo nuovo contratto che non avrebbe dovuto promuovere Argentina, 1985.
Secondo il giornalista, pertanto, Victoria Alonso non ha avuto il consenso esplicito in anticipo di produrre Argentina, 1985. La produttrice avrebbe iniziato a lavorare alla pellicola e solo in seguito avrebbe chiesto il permesso, ottenendo un “riluttante ok” con specifici limiti contrattuali, puntualmente ignorati nel momento in cui ha concesso interviste riguardanti il film e partecipato alle varie premiazioni. Per questo motivo, la Alonso è stato ammonita dalla Disney per inadempimento del suo contratto e licenziata senza essere pagata.
Nella dichiarazione rilasciata lo scorso venerdì, inoltre, l’avvocato Patty Glaser ha precisato che la Disney avrebbe chiesto alla Alonso di fare qualcosa di “riprovevole” (senza specificare realmente cosa) e che, nel momento in cui la produttrice si è rifiutata, lo studio ha deciso di licenziarla. Il team legale della produttrice, tuttavia, si è rifiutato di comunicare al giornalista la natura della richiesta, probabilmente per evitare che la divulgazione pubblica di informazioni possa in qualche modo compromettere una potenziale causa legale.
Belloni ha concluso la sua analisi rivelando che la Disney e Victoria Alonso sarebbero attualmente in trattative amichevoli per un compenso monetario ma non è chiaro, al momento, se le negoziazioni stiano procedendo per il verso giusto.
Victoria Alonso ha iniziato il suo mandato alla compagnia nel 2006 come vicepresidente esecutiva degli effetti visivi e della post-produzione e come co-produttrice di Iron Man (2008). Dopo aver ripreso il ruolo di produttrice per Iron Man 2 (2010), Thor (2011) e Captain America – Il primo Vendicatore (2011), la Alonso ha svolto il ruolo di produttrice esecutiva di The Avengers (2012) e di tutti i successivi film dell’Universo Cinematografico Marvel fino al recente Ant-Man and The Wasp: Quantumania (2023) e per tutte le serie per la piattaforma di streaming Disney+.
Nel 2015, la Alonso ha ottenuto il premio Muse Award for Outstanding Vision and Achievement dalla New York Women in Film & Television mentre nel 2019 e nel 2020 è stata nominata una delle donne ispaniche più influenti dal magazine spagnolo Poderosa.