Pochi giorni fa, The Hollywood Reporter ha annunciato che Victoria Alonso (presidente della produzione fisica e della post-produzione, degli effetti visivi e della produzione di progetti animati del Marvel Cinematic Universe) ha abbandonato il suo ruolo presso i Marvel Studios. Nonostante in un primo momento molti avessero ipotizzato che il suo addio fosse legato al presunto clima tossico creato dietro le quinte dei film dell’MCU, è emerso che la produttrice in realtà è stata licenziata da The Walt Disney Company.
The Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo approfondimento dedicato a questa complessa vicenda, che getta finalmente luce su quanto accaduto. Stando al report, il ruolo da produttrice svolto dalla Alonso sul film Argentina, 1985 (candidato agli Oscar come Miglior film internazionale) sarebbe stato la causa principale del licenziamento.
La Alonso, infatti, era una degli otto produttori del film distribuito da Amazon ma, in questo modo, ha violato il suo contratto diverse volte, secondo le fonti. Dopo ripetuti avvertimenti, la situazione è precipitata nella settimana successiva alla cerimonia degli Academy Awards, portando al suo licenziamento.
Stando a quanto rivelato dalla testata, la Alonso ha infranto un accordo del 2018 che l’ha vista violare gli standard di condotta aziendale della compagnia secondo cui i dipendenti non possono lavorare per studi cinematografici concorrenti. Le fonti sostengono che la produttrice non abbia chiesto il permesso di lavorare ad Argentina, 1985 tantomeno abbia dato un preavviso ai Marvel Studios o alla Disney, producendo il film di sua spontanea volontà . Secondo IndieWire, tuttavia, la produttrice in realtà avrebbe avuto il permesso per produrre la pellicola.
Nel momento in cui la Disney ha scoperto del progetto e dell’inadempimento dell’accordo, la compagnia ha deciso di non interrompere il rapporto professionale con Alonso considerando il suo contributo fondamentale sui progetti dell’MCU a condizione che non avrebbe lavorato ulteriormente al film e che non lo avrebbe promosso o pubblicizzarlo in alcun modo.
Un insider ha sottolineato che una situazione del genere, con un dirigente che lavora a un film che supera i confini aziendali, è stata ritenuta abbastanza seria al punto da coinvolgere il team di controllo di gestione. Un rappresentante di Victoria Alonso ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni in merito a questa ricostruzione, così come un rappresentante della Disney.
Secondo fonti, nonostante le sia stato ricordato più volte il suo accordo (e la sua violazione), Victoria Alonso ha continuato a presentarsi pubblicamente alle premiazioni e al circuito di proiezioni, Q&A, panel e interviste legando la sua immagine al film. Durante la cerimonia degli Oscar, peraltro, la Alonso non figurava come una dirigente dei Marvel Studios associata a Black Panther: Wakanda Forever ma come produttrice di Argentina, 1985, camminando sul red carpet in compagnia del regista del film, Santiago Mitre.
La testata, inoltre, ha aggiunto che un altro motivo che ha innervosito i dirigenti della Casa di Topolino è rappresentato dal fatto che il lavoro della Alonso sulla promozione di Argentina, 1985 ha inevitabilmente danneggiato la sua supervisione degli effetti visivi dei progetti dei Marvel Studios, innescando le critiche da parte dei fan sulla scarsa qualità dei VFX.