Il 2 maggio 2025 uscirà al cinema Avengers: The Kang Dynasty, la prima parte dell’epico crossover finale della Saga del Multiverso che verrà diretto da Destin Daniel Cretton (regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli) e scritto da Jeff Loveness (sceneggiatore di Ant-Man and The Wasp: Quantumania).
Negli ultimi anni il Marvel Cinematic Universe ha aperto le porte allo stratagemma narrativo del Multiverso, che rappresenterà un pilastro fondamentale della macrotrama in vista di Avengers: Secret Wars. I Marvel Studios hanno persino creato un vero e proprio manuale per permettere ai registi, agli sceneggiatori e ai creativi coinvolti nei loro progetti di orientarsi meglio nell’esplorazione delle infinite possibilità offerte da questo concetto.
Durante un’intervista con The Hollywood Reporter, lo sceneggiatore Jeff Loveness ha illustrato i vantaggi e gli svantaggi derivanti da questo espediente narrativo, spiegando che i Marvel Studios porteranno il Multiverso al livello successivo con Avengers: The Kang Dynasty (2025) e Avengers: Secret Wars (2026):
“Sotto molti aspetti, [il Multiverso] è troppo accessibile al pubblico ora, e la sfida è proporre una tua interpretazione unica di questo concetto per via di cose fantastiche come ‘Rick and Morty‘, ‘Everything Everywhere All at Once‘ e ‘Spider-Man: Un Nuovo Universo‘. Penso che il pubblico sia un po’ più intelligente di quello che crediamo, e il trucco è trovare l’umanità nel mezzo. Lo svantaggio delle storie sul Multiverso è che puoi far sembrare i tuoi personaggi come sacrificabili o puoi far sembrare la tua storia priva di impatto se c’è una quantità illimitata di questi personaggi là fuori. Quindi cerco di non concentrarmi sul Multiverso, cerco di concentrarmi su quello che significa per il personaggio specifico che ne ha a che fare.”
“Ciò che probabilmente mi ha aiutato ad ottenere il lavoro è stato creare un collegamento tra Scott Lang e Kang il Conquistatore. Sono un fan accanito dei fumetti, ma penso che questi due personaggi non abbiano mai avuto una conversazione insieme nei fumetti. Quindi, nella stanza, quando ho scoperto di ‘Ant-Man 3‘ e che [i Marvel Studios] stavano considerando di usare Kang come villain, ho pensato ‘Oh sì, Kang il Conquistatore è un dio del tempo. È un faraone del tempo che ha perso più tempo di Scott Lang nell’MCU. E quindi ciò mi ha aiutato a dare un tocco molto personale.”
“Avete visto Spider-Man con i baffi, avete visto Doctor Strange senza pizzetto, quindi è il momento di evolvere un pochino la narrazione legata al Multiverso. E tra me su ‘Avengers: The Kang Dynasty‘ e Michael Waldron su ‘Avengers: Secret Wars‘, penso che siamo entrambi entusiasti di alzare di livello la posta in gioco perché il pubblico ha già avuto un’ottima istruzione.”