Gli eventi di Avengers: Endgame hanno concluso un immenso ciclo narrativo iniziato agli albori dell’Universo Cinematografico Marvel, con l’uscita di Iron Man nel 2008 e in particolare con l’introduzione di Thanos (Josh Brolin) nel finale del primo The Avengers del 2012. Dopo lo spettacolare epilogo delle avventure dei Vendicatori il futuro del franchise è avvolto nel mistero, tra speculazioni su passaggi di testimone, nuovi team e potenziali villain per le prossime pellicole.
L’ultimo episodio di Loki, la serie dedicata al Dio degli Inganni interpretato da Tom Hiddleston, ha introdotto una variante di Kang il Conquistatore nell’MCU, “Colui Che Rimane”, il misterioso antagonista dietro la TVA (interpretato da Jonathan Majors). Kang è anche il villain di Ant-Man and The Wasp: Quantumania e combatterà contro i Vendicatori nei due prossimi grandi film, Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars.
Chi è Kang il Conquistatore?
Creato da Stan Lee e Jack Kirby in Avengers #8 del 1964, Kang il Conquistatore ha fatto la sua prima apparizione nei fumetti arrivando da un’altra linea temporale. Nel corso degli anni, è stato uno dei nemici più iconici dei Vendicatori.
Egli è conosciuto con molti nomi, poiché viaggiando attraverso il tempo e le realtà alternative ha sempre avuto differenti alter-ego. Sulla Terra-6311, Kang ha scoperto la tecnologia per i viaggi nel tempo progettata da Victor Von Doom alias Dottor Destino (storico villain dei Fantastici Quattro) e si è spostato nell’antico Egitto sulla Terra-616, la linea temporale “principale” dell’Universo Marvel, dove è salito al potere come il brutale faraone Rama-Tut.
Tanti nomi, un solo villain
Il faraone Rama-Tut è solo una delle tante identità adottate dal personaggio su più linee temporali; Kang ha avuto anche un breve periodo come supercriminale di nome Scarlet Centurion (il cui logo ricorda le clessidre della TVA), con un’armatura ancora una volta ispirata a Doom.
Altre identità assunte da Kang nel corso del tempo includono il giovane eroe Iron Lad, che è stato anche membro degli Young Avengers; Immortus, una sua versione anziana; e, a volte, anche Doctor Doom stesso. Ma è stato solo quando ha viaggiato accidentalmente in un quarantesimo secolo bellicoso e dopo aver assistito al potenziale distruttivo della tecnologia che ha ufficialmente adottato il nome Kang, iniziando una crociata per conquistare ogni linea temporale.
Il vero nome di Kang
Ciò che rende la cosa interessante è il vero nome del personaggio: Nathaniel Richards. Vi ricorda qualcosa? Ebbene sì, perché sembra proprio essere uno dei futuri discendenti di Reed Richards, che tutti ricordiamo come membro fondatore dei Fantastici Quattro. Il che rende possibili innumerevoli spunti sull’introduzione futura della prima famiglia Marvel all’interno del franchise, considerata la possibile parentela con Mr. Fantastic e le connessioni con il Dottor Destino.
Ovviamente sappiamo che, nell’MCU, tutto questo potrà solo essere d’ispirazione per la trasposizione del personaggio, che sicuramente necessiterà di modifiche per contestualizzare il tutto nel miglior modo possibile ora che l’Universo Cinematografico Marvel è ricco di storie solide e pullula di eroi.
La versione vista in Loki
Nel finale di Loki viene rivelato che il misterioso burattinaio dietro la TVA è “Colui Che Rimane”, ossia una delle tante Varianti di Kang che, per impedire ad infinite versioni di sé stesso di conquistare e distruggere il Multiverso, ha stabilito un sacro ordine nella Linea Temporale e ha creato la Time Variance Authority per mantenerlo.
La versione vista nell’episodio è ispirata ad Immortus, una delle tante identità di Kang, che nei fumetti si ritira in un castello alla fine del Tempo (vi suona familiare?) e cerca di cancellare le Varianti più pericolose di sé stesso (sì, è esattamente il lavoro della TVA nella serie).
Perché portarlo in un film su Ant-Man?
La vera chiave che rende possibile il viaggio nel tempo è proprio Scott Lang (Paul Rudd), che dopo essere rimasto intrappolato nel Regno Quantico per cinque ore, torna nel mondo reale dopo cinque anni scoprendo che parte dei suoi cari e dei suoi colleghi sono scomparsi dopo il Blip.
Inoltre, a Thanos è bastato impossessarsi di una fiala di Particelle Pym per viaggiare attraverso il Tunnel Quantico… Il resto è storia, ma sappiamo che giocare con il tempo e con le realtà parallele non porta necessariamente a quell’equilibrio universale che tanto predicava il Titano Pazzo, e gli eventi (o in alcuni casi incidenti) di percorso capitati ai Vendicatori intenti a recuperare le Gemme dell’Infinito ne sono la prova lampante.
Inevitabilmente, ogni dettaglio crea a sua volta una linea temporale differente, anche dopo aver rimesso le Gemme al proprio posto. Gli eventi del finale di Loki, infine, hanno ufficialmente aperto le porte a questo tema, creando difatti innumerevoli realtà che coesistono nel Multiverso, prossimo filone portante del franchise dell’MCU.
Quale miglior modo per introdurre un personaggio come Kang?
Proprio come la Saga dell’Infinito ruota intorno al tema delle Gemme dell’Infinito con al centro un unico grande villain che è Thanos, è alquanto scontato che il tema della futura saga sarà proprio il Multiverso, che è iniziato con Loki e Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Con questo tema centrale, il villain principale del futuro dell’MCU sarà proprio Kang.
Non è un caso che tutti questi tasselli inizino ad incastrarsi sempre di più. Negli ultimi mesi si è parlato molto dei prossimi progetti dei Marvel Studios, che includono Secret Invasion e Young Avengers: questi ultimi, nei fumetti, sono guidati dal giovane Iron Lad, una delle tante Varianti di Kang. Dopo aver incontrato la sua versione adulta “cattiva”, Kang rimane sconcertato dal suo destino e fa di tutto per impedirlo, mettendo su una nuova squadra di Vendicatori.
Insomma, gli spunti sono infiniti e siamo tutti ansiosi di scoprire il futuro dell’Universo Cinematografico Marvel, che sembra stia gettando le basi per almeno un’altra decade ricca di emozioni, avventure ed eroi!