Sarah Michelle Gellar (Buffy) critica la mentalità “arretrata” del pubblico: “Fanno a pezzi i film Marvel con cast al femminile.”
Negli ultimi anni il Marvel Cinematic Universe ha puntato maggiormente sulla rappresentazione della diversità sullo schermo e sull’inclusione dei gruppi di minoranza rispetto alle precedenti produzioni dei Marvel Studios, contribuendo a dare visibilità alle persone che sono state escluse per troppo tempo dalle produzioni di Hollywood e a cambiare l’industria cinematografica più ampia. Nonostante Kevin Feige si sia sempre battuto per realizzare film anche su personaggi femminili o di etnie differenti, andando in netto contrasto con le ideologie degli ex dirigenti di Marvel Entertainment, spesso una parte del pubblico (molto rumorosa) non sembra accogliere favorevolmente questi progetti.
Nel corso di un’intervista con The Guardian, Sarah Michelle Gellar, nota per la sua indimenticabile performance nella serie Buffy, l’ammazzavampiri andata in onda dal 1997 al 2003, ha preso le difese dei film dei Marvel Studios con protagoniste delle supereroine. In particolare, l’attrice ha criticato gli spettatori che “fanno a pezzi” i film con personaggi femminili come Captain Marvel e Black Widow, denunciando la mentalità “arretrata” di Hollywood che propone la tradizionale figura dell’eroe maschile:
“I film di genere sono dove le donne possono davvero avere successo e mantenere un pubblico. Ogni volta che la Marvel prova a fare un cast al femminile, il film viene fatto a pezzi… Purtroppo, il pubblico non è stato molto comprensivo. C’è ancora questa mentalità del ‘supereroe maschio’, questo modo di pensare molto arretrato.”
Le dichiarazioni di Gellar fanno riferimento alla pioggia di valutazioni negative date dai “fan” a progetti come il già citato Captain Marvel, Ms. Marvel e She-Hulk: Attorney at Law sui principi siti di recensioni – tra cui Rotten Tomatoes e IMDb – su cui si verifica spesso la pratica del review-bombing. Questo fenomeno rappresenta una vera e propria ondata di recensioni negative su un determinato prodotto che a volte vengono scritte persino prima dell’uscita da parte di un numero consistente di troll che sperano di poter influenzare le persone e dissuaderle dall’idea di vederlo.