Negli ultimi anni la pandemia da COVID-19 ha messo in ginocchio l’industria cinematografica, spingendo quasi tutte le compagnie, tra cui la Walt Disney Company e i Marvel Studios, a posticipare i propri titoli di punta, ad interrompere le riprese dei progetti più attesi e a cambiare i modelli di business a causa della chiusura prolungata dei cinema di tutto il mondo. Nonostante l’emergenza sanitaria stia pian piano rientrando, molti si chiedono quale sarà l’impatto a lungo termine di questo difficile periodo storico sulle sale cinematografiche.
Nel corso di un’intervista con Jason E. Squire per The Movie Business Podcast, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha discusso del futuro dell’industria cinematografica e delle sale, raccontando un interessante aneddoto riguardante una discussione che ha avuto qualche anno fa con una persona nel mondo del cinema che ha alleviato le sue preoccupazioni:
“Stavo parlando con qualcuno, e non dirò chi nello specifico, ma ero su Zoom con un gruppo di persone e domandai ‘Scomparirà? Il cinema sparirà?’E questa persona molto intelligente disse ‘Non accadrà.’ Poi aggiunse ‘Ci vorrà qualche anno,’ e questa persona lo disse quasi tre anni fa [intorno al 2020]. Disse ‘Ci vorranno circa tre anni per stare meglio.’ E pensai ‘Questa cosa è orribile. Voglio che ci vogliano sei mesi per stare meglio.’ E alla fine ha avuto ragione questa persona molto intelligente.”
“Ma questa persona ha anche detto… Non sono un fan dello sport, ma questa persona disse ‘Guarda, chiunque può guardare tutte le partite di calcio che vuole in televisione. Ma ogni settimana, centinaia di migliaia, milioni di persone vanno ancora negli stadi al gelo, sotto la pioggia, con una tonnellata di persone, guidando, parcheggiando e spendendo troppo per una birra e un hot dog, perché quell’esperienza condivisa è necessaria per l’umanità. E se un giorno, inizierai a vedere gli stadi vuoti per eventi sportivi, allora potrai iniziare a preoccuparti per le sale. Ma non succederà, perché abbiamo bisogno di questa esperienza condivisa.’ Quindi la mia prognosi per il futuro è molto positiva, e penso che ci saranno molti cambiamenti e molti sconvolgimenti, ma le persone vogliono ancora essere in un cinema e piangere, tifare e ridere insieme. Lo stiamo vedendo in questa stagione di festa e speriamo che continui a costruire e crescere anche il prossimo anno.”
Quando Squire gli ha fatto notare che “la scomparsa delle sale cinematografiche viene predetta ogni quattro o cinque anni“, il produttore ha ironizzato sulla natura ciclica di queste affermazioni da catastrofisti:
“È incredibile. Ho visto delle frasi che alcune persone dicevano sulla scomparsa dei cinema, e ricordo di aver pensato ‘Oh sì, questo è un nuovo punto di vista.’ E poi ti rendi conto che lo diceva Variety nel luglio del 1928.”