Nell’ottobre 2019, Martin Scorsese criticò duramente i film dell’Universo Cinematografico Marvel e, più in generale, i cinecomics affermando che “i film Marvel non sono cinema” e che andrebbero considerati piuttosto dei “parchi dei divertimenti“. La posizione del regista avviò una vera e propria crociata nei confronti dei film sui supereroi che raggiunse persino cineasti come Francis Ford Coppola, Ken Loach, Pedro Almodóvar e Ridley Scott, innescando un interminabile dibattito tra i fan del genere e i sostenitori del presunto “vero cinema”.
In un’intervista concessa a Variety, Malcolm McDowell (celebre per aver interpretato Alex DeLarge in Arancia Meccanica di Stanley Kubrick), ha riflettuto sullo stato attuale del panorama cinematografico moderno. Secondo l’attore britannico, la quantità di blockbuster e di film sui supereroi come i progetti dei Marvel Studios e della DC/Warner Bros. sta fortemente danneggiando il settore dei film indipendenti, inficiando sulla diversità dei contenuti:
“È una vergogna che stiamo perdendo i film che mettono in primo piano i personaggi, e non voglio vedere film che fanno un grosso uso del green screen fino alla nausea. I miei figli li adorano e va bene così… c’è spazio anche per loro. Ma deve esserci un equilibrio con alcuni contenuti adulti.”
“Quello che sta succedendo è che è quasi impossibile vedere un film indipendente. È sempre stato difficile, ovviamente, ma non è mai stato impossibile. Ma ora a causa dello streaming… lo streaming è il luogo in cui muoiono i film indipendenti.”