Il 9 novembre è uscito al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che dovrà affrontare l’improvvisa morte del protagonista Chadwick Boseman e portare avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno di Wakanda.
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Nel corso di un’intervista promozionale con Yahoo! Entertainment, il regista Ryan Coogler ha raccontato la sua esperienza sul primo Black Panther (2018), spiegando per quale motivo pensava che sarebbe stato licenziato dai Marvel Studios durante il processo produttivo del film:
Y!E: “Non credo ci siano dubbi che [Chadwick Boseman] volesse che continuassi. Ho raccontato a Nate [Moore] di quando eravamo con lui alla serata d’apertura del primo film. Eravamo al The Dime cercando di festeggiare e lui è rimasto in un angolo con il suo telefono per tutto il tempo. Era antisociale. Seguiva soltanto i numeri del box-office. Ogni tanto, ce li mostrava e andava… Contava molto per lui il significato che il film avrebbe avuto per la cultura.”
Coogler: “[Nate] sapeva cosa sarebbe successo. Era l’unico che sapeva cosa sarebbe successo mentre lo stavamo realizzando. E me lo diceva sempre. Ero convinto che sarei stato licenziato da quel film, perché eravamo indietro. Dal nostro punto di vista, pensavo spesso: ‘Oh, non lo stiamo facendo bene. Non stiamo andando bene.’ Lui mi diceva: ‘Fratello, vai alla grande. Nessuno ti licenzierà… Non lo permetterò.’ [ride]. Era come quando ti mettono una mano sulla spalla. Mi disse: ‘Nessuno ci crederà. Nessuno sarà pronto per questo. Questo è Star Wars.’ Mi disse questo. ‘Questo è Star Wars. Guarda come sta venendo.’ Era stupito dai set e si guardava attorno…”
I talked to Ryan Coogler about that period of time where he didn’t know if he should even try to make another Black Panther movie without Chadwick Boseman. But he knew Chad would’ve wanted this. He was right. pic.twitter.com/C27sFyuxwy
— Kevin Polowy (@djkevlar) November 9, 2022