Lo speciale di Halloween ha finalmente introdotto Man-Thing nell’Universo Cinematografico Marvel. Ma chi è questo personaggio? Creato da Stan Lee, Gerry Conway, Gray Morrow, Roy Thomas nel 1971, Ted Sallis era un biochimico nato in Nebraska che, dopo essere stato tradito dalla sua fidanzata, viene inseguito dagli agenti dell’A.I.M. che vogliono assolutamente la sua formula (che più tardi si scoprirà essere una versione del Siero del Super Soldato) e annega nella palude delle Everglades, in Florida, trasformandosi in una mostruosa creatura a causa di una letale combinazione tra la sua formula e i poteri mistici della palude. Sallis è per lo più incosciente dentro Man-Thing ma a volte sembra che la sua forma umana cosciente ritorni a prevalere.
Anche se non viene menzionato espressamente, nell’ottavo episodio della serie animata What If…?, intitolato: “E se… Ultron avesse vinto?”, la location in cui Uatu l’Osservatore (Jeffrey Wright) affronta Ultron dovrebbe essere proprio il Nesso tra tutte le Realtà. Secondo le teorie dei fan, peraltro, il Nesso potrebbe essere collegato anche allo spot pubblicitario del settimo episodio di WandaVision e, di conseguenza, agli Esseri Nexus come America Chavez (Xochitl Gomez).
Il secondo riferimento esplicito all’Uomo Cosa è visibile in Thor: Ragnarok (2017). Nel film di Taika Waititi, infatti, è possibile vedere il volto di Man-Thing scolpito sul palazzo del Gran Maestro (Jeff Goldblum) insieme a quello di altri lottatori che hanno partecipato in precedenza alla cosiddetta Sfida dei Campioni, ossia Beta Ray Bill, Ares, Dark-Crawler e Bi-Beast.
Anche se nel film non viene spiegato in che modo il personaggio sia arrivato su Sakaar tantomeno per quanto tempo vi sia rimasto, è lecito pensare che Man-Thing abbia utilizzato il Nesso tra tutte le Realtà per teletrasportarsi sul pianeta alieno. Come possiamo vedere nelle foto qui in basso, inoltre, il design della creatura è identico a quello apparso nello specifico di Halloween, nonché alla versione fumettistica.
MENZIONI EXTRA
Un altro riferimento a Man-Thing è presente nella prima stagione di Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., la serie più longeva prodotta da Marvel Television in collaborazione con ABC Studios. Nel ventesimo episodio della serie, intitolato: “Niente di personale”, Maria Hill (Cobie Smulders) menziona Man-Thing nel corso di una conversazione telefonica con Pepper Potts (Gwyneth Paltrow). Stando a quanto spiegato dal personaggio, l’Uomo Cosa era una delle tante entità rinchiuse nel Frigo – una struttura di detenzione dello S.H.I.E.L.D. – ma, in seguito alla caduta dell’organizzazione in Captain America: The Winter Soldier (2014), numerosi documenti secretati sono diventati di dominio pubblico, inclusi quelli su Man-Thing e il suo passato.
Nonostante fosse stata concepita originariamente come la prima estensione televisiva dell’Universo Cinematografico Marvel, col tempo Agents of S.H.I.E.L.D. è stato silenziosamente “decanonizzato” dalla continuity dell’MCU e, di conseguenza, questo easter egg su Man-Thing può non essere preso in considerazione non essendo parte della storia della versione del personaggio vista in Licantropus.
Occorre segnale, infine, un ultimo easter egg riguardante il personaggio, ossia la presenza di Ellen Brandt (Stéphanie Szostak) in Iron Man 3 (2013). Mentre nei fumetti Ellen Brandt è la moglie di Ted Sallis che cercò di rubare la formula del Siero del Super Soldato (chiamato Siero SO-2) sviluppata dallo scienziato per conto dell’A.I.M., nell’MCU è una veterana dell’esercito degli Stati Uniti d’America che si rivolse ad Aldrich Killian (Guy Pearce) e alle Avanzate Idee Meccaniche per prendere parte alle sperimentazioni sull’Extremis. La cicatrice sul volto del personaggio, peraltro, è un riferimento alle ferite che Ellen Brandt riportò dopo essere stata orribilmente sfregiata dal tocco corrosivo dell’Uomo Cosa.