L’attore si sofferma su come Loki abbia gettato le basi per il multiverso Marvel.
Nell’estate del 2023 arriverà su Disney+ seconda stagione di Loki, la serie televisiva prodotta dai Marvel Studios e dedicata al Dio degli Inganni interpretato da Tom Hiddleston, che porterà avanti le vicende dall’agenzia burocratica Time Variance Autorithy e affronterà le conseguenze del gesto di Sylvie (Sophia Di Martino).
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In un’intervista con Entertainment Weekly Tom Hiddleston ha ripercorso alcuni aspetti chiave della prima stagione, anticipando come non veda l’ora di mostrare al pubblico l’evoluzione di tali elementi nella seconda stagione:
La prima stagione sembrava quasi un enorme rompicapo in cui si cercava di portare via da Loki tutto ciò che gli era familiare, nonché di far dimenticare al pubblico ogni sua precedente relazione con altri personaggi dell’MCU. Si è quindi cercato di introdurlo in questo strano mondo della TVA e di far funzionare quella sua specie di dote di caotica improvvisazione all’interno di questa istituzione caratterizzata da ordine e regole… e arriva alla fine di quel viaggio, alla fine di quei sei episodi, dopo essersi duramente confrontato con Sylvie, e torna indietro da Morbius e da Hunter B-15, che non sanno chi lui sia.
Quindi tutto termina con un grande punto interrogativo. Ovvero, chi sono io? Dove sono io? Per questo non vedo l’ora di tornare in quel mondo e provare a rispondere a queste domande, oltre che a completare il viaggio iniziato. Credo che nella prima stagione abbiamo scalfito solo la superficie in termine di introduzione del Multiverso e ora c’è un nuovo Multiverso di infinite possibilità e di Varianti. Sarà folle.