Karl Urban (The Boys) ha svelato cosa lo ha convinto ad accettare il ruolo di Skurge in Thor: Ragnarok (2017) di Taika Waititi.
Nonostante il discreto successo al box-office mondiale, Thor: The Dark World (2013) di Alan Taylor è considerato all’unanimità uno degli anelli deboli del Marvel Cinematic Universe non solo a causa dell’intreccio non particolarmente brillante (stravolto dalla travagliata storia produttiva del film) e del trattamento riservato al personaggio di Malekith (Christopher Eccleston) ma anche per il suo tono eccessivamente serio. Per questo motivo, i Marvel Studios hanno coinvolto il regista neozelandese Taika Waititi, che ha reinventato totalmente il Dio del Tuono in Thor: Ragnarok dando sfogo al talento comico dell’attore australiano e privilegiando l’improvvisazione e le atmosfere cosmiche, scanzonate e nonsense tipiche dei film sui Guardiani della Galassia, in contrasto con le atmosfere più cupe dei primi due capitoli.
Durante una recente retrospettiva della sua carriera con GQ, Karl Urban, star di The Boys, ha parlato della sua esperienza in Thor: Ragnarok, svelando che l’opportunità di lavorare con Cate Blanchett (Hela) fu abbastanza da convincerlo ad accettare il ruolo di Skurge nel film:
“Ricevetti di punto in bianco una chiamata da Taika [Waititi] che mi disse ‘Ehi, vuoi venire e giocare? Ho questo ruolo di Skurge. Lavoreresti con Cate Blanchett.’ La mia reazione fu ‘Tienimi presente. Non ho bisogno di leggere nulla.’ È stato fantastico. Ricordo che un giorno andai al lavoro sul set e c’erano Sam Neil e Anthony Hopkins, e se ne stavano semplicemente seduti. E quello fu uno dei miei giorni preferiti. Quando te ne stai seduto con Tony Hopkins e Sam Neil a girare cose. Sam Neil è stato probabilmente uno degli attori che mi ha davvero ispirato ad essere un attore, proveniente dalla Nuova Zelanda, e ad iniziare una carriera internazionale. E lo stesso vale per Anthony Hopkins.”