Il 1° maggio 2026 uscirà al cinema Avengers: Secret Wars, la seconda parte dell’epico crossover finale della Saga del Multiverso che verrà scritto da Michael Waldron (head writer di Loki e sceneggiatore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia).
Durante un’intervista con Vanity Fair, i fratelli Anthony e Joe Russo (registi di Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame) hanno risposto alle critiche di chi definisce il terzo capitolo sulla Sentinella della Libertà ”troppo grigio”:
Questo film è brutalista. È pensato per essere privo di colore. L’intera idea su cui si basa il film ha a che fare con questi personaggi che scivolano in questa zona moralmente grigia. Non capiscono le loro identità, e sono in conflitto l’uno con l’altro. Per questo volevamo usare una location dove i civili non sarebbero scappati mentre combattevano tra loro. Ci sembrava che non si sarebbero potuti salvare da una situazione come quella. E per questo, abbiamo scelto la pista di un aeroporto.
Sulla lavorazione del grande scontro, i registi aggiungono:
È interessante perché abbiamo girato quella scena nel backlot del teatro di posa ad Atlanta. Ricordo che avevamo misurato la temperatura dell’asfalto ed era superiore ai 50 gradi. Tutto il terreno che vedete è l’asfalto del backlot. Tutto il resto non esiste ed è fatto in computer grafica. Quando corrono per battersi, non ci sono personaggi sul lato destro, dalla parte del Team Cap. Ci sono solo due personaggi autentici dal lato del Team Stark. Spider-Man è in CGI. Così come Iron Man, Visione e War Machine. C’era, letteralmente, Scarlett [Johansson] che correva da sola con uno stuntman su questo asfalto a 53 gradi.