A luglio 2021, Scarlett Johansson ha citato in giudizio The Walt Disney Company per aver infranto una clausola del suo contratto con i Marvel Studios che prevedeva una distribuzione esclusiva di Black Widow nelle sale (e una percentuale sugli incassi) sostenendo che la decisione della compagnia di distribuire il film su Disney+ con Accesso VIP le sia costata più di 50 milioni di dollari.
In un lungo editoriale pubblicato da The Hollywood Reporter è stato svelato che, a quanto pare, quella tra l’interprete della Vedova Nera e la Casa di Topolino non era l’unica battaglia legale in corso ai tempi dato che i creatori di Yelena Belova (interpretata da Florence Pugh nell’MCU) hanno cercato per mesi di ottenere dalla Marvel il compenso per l’apparizione del personaggio nel film.
Inizialmente la scrittrice Devin Grayson e il disegnatore J.G. Jones credevano che avrebbero ricevuto $25000 a testa – cifra prevista nei contratti riguardanti i film, le serie televisive, i videogiochi e le action figures di Yelena Belova – per la sua apparizione in Black Widow, per poi ricevere a malapena $5.000 senza spiegazioni nel mese di novembre. Per questo motivo, nell’ultimo anno la Grayson ha cercato di approfondire le modalità con le quale la Marvel paga i fumettisti e gli autori che hanno creato i personaggi e le storie che vediamo oggi trasposte sul piccolo e grande schermo.
Come spiegato da THR, coloro che lavorano con la compagnia descrivono questo processo come un “sistema labirintico” che fa domandare ai creatori in che modo la Marvel giunga a tali cifre.
Quando co-creò Yelena Belova, la Grayson sapeva che la Marvel sarebbe diventata la proprietaria del personaggio ma, come molti altri creatori prima di lei, firmò un contratto noto come “Accordo Speciale per Personaggio”. L’accordo, firmato nel 2007, prevedeva che la Grayson ottenesse $25.000 per una potenziale apparizione di Yelena in un film, $2000 per un episodio di una serie TV lungo più di 30 minuti e $1.000 per un episodio 30 minuti o meno. Per una singola action figure, invece, l’accordo garantiva alla fumettista ben $5.000 l’anno, $10.000 per due o $25.000 per tre o più mentre per i videogiochi era previsto un massimo di $30.000 da condividere tra tutti i creatori.
Nel contratto, tuttavia, è presente un linguaggio di carattere tecnico e legale che conferisce alla compagnia l’ampio potere discrezionale di ridurre drammaticamente i pagamenti. Per la Grayson e gli altri creativi che hanno parlato con THR, quel gergo sarebbe “fuorviante” dato che la cifra di $25.000 è indicata chiaramente nel contratto. «È come un’estrazione a premi della Publishers Clearing House [società di marketing diretto che commercializza merchandising e abbonamenti a riviste con concorsi a premi]. Potresti vincere 1 milione di dollari ma non accadrà», ha dichiarato la Grayson spiegando che, a suo avviso, la compagnia dovrebbe pagare ai fumettisti quanto promesso dall’inizio.
Dopo aver ricevuto $5.000 dei $25.000 che le erano stati promessi a novembre, la Grayson – con l’aiuto di un avvocato – è stata messa al corrente di alcune strategie che la Marvel adotta per ridurre i compensi ai creativi. Innanzitutto, la Marvel divide la somma tra lo scrittore e il disegnatore. In base a questo criterio matematico, la Grayson e Jones avrebbero dovuto ottenere rispettivamente $12.500 (partendo dai $25.000 previsti all’inizio).
Inoltre, se un film include più di un personaggio coperto dall’Accordo Speciale per Personaggio, la compagnia dividerà il compenso con tutti i creativi. In altre parole, la cifra di partenza di $25.000 per Black Widow è stata – presumibilmente – divisa tra i creatori dei personaggi di Red Guardian e Melina Vostokoff. Una fonte alla Marvel sottolinea che non viene mai fissato un massimale da pagare ai fumettisti per un progetto e che la somma potrebbe essere “aumentata in base a quanto ritenuto equo”.
Jones, contattato da THR, non ha fornito dettagli sulle specifiche del suo compenso ma ha confermato di aver ricevuto una quantità di denaro simile a quella della Grayson spiegando: «Avendo parlato con numerosi creativi, le offerte finanziarie della Marvel sembrano un po’ uno specchietto per le allodole, una truffa bella e buona. Ti dicono un grande numero, poi poco alla volta riducono il pagamento effettivo».
Un altro modo in cui la Marvel diminuisce i compensi dei creativi consiste nel classificare le apparizioni dei personaggi nei film come “cameo”. Secondo le fonti, se un personaggio appare per meno del 15% del minutaggio allora viene considerato un cameo e ciò, chiaramente, ha un impatto considerevole sul compenso percepito dai fumettisti. Seguendo questo criterio, il ruolo del Soldato d’Inverno (Sebastian Stan), un personaggio fondamentale nella trama di Captain America: Civil War (2016), può essere considerato un cameo dato che appare per soli 22 minuti (poco sotto il 15% dello screentime del film). Lo stesso vale per Captain America, che appare per meno di 7 minuti e 30 secondi in Avengers: Infinity War (2018).
Un’altra potenziale strategia adottata dalla Marvel per risparmiare denaro riguarda il mondo dei videogiochi. Secondo le fonti di THR, la Casa delle Idee paga i creativi esclusivamente per le apparizioni dei personaggi dei fumetti su giochi per console e non per quelli per mobile, diventato negli ultimi anni un settore in rapida ascesa.
Alcune persone – di cui ovviamente è ignara l’identità – hanno svelato a THR che paradossalmente è più conveniente per un creatore non firmare un contratto con la Marvel, specificando che gli Accordi Speciali per un Personaggio danno alla compagnia spazio di manovra per “pagare sostanzialmente quanto vogliono” e includere una clausola nell’accordo di non divulgazione che impedisce ai creativi di parlare nei dettagli dei loro accordi. Una fonte, che rappresenta i creatori di personaggi Marvel di serie-A, ha spiegato che un cliente che non ha firmato un contratto di trova in una posizione di chi lo ha fatto: «Ha un avvocato che non ascolta la Marvel», ha affermato la fonte. La Marvel, dal canto suo, ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni dato che la loro politica prevede di fornire dettagli sugli accordi con i singoli creativi.
Tra gli autori che non hanno firmato un accordo troviamo Joe Casey, co-creatore di America Chavez, (interpretata da Xochitl Gomez in Doctor Strange nel Multiverso della Follia), che ha dichiarato: «Forse $5000 significano qualcosa per un ventenne che non ha una carriera. Per molti di noi che sono in questo settore da decenni, è un vero insulto».
Pochi mesi dopo la fine della battaglia legale tra Scarlett Johansson e la Disney, Yelena Belova è apparsa nella serie Hawkeye, consolidando il suo ruolo nell’attuale MCU. In base all’accordo siglato, la Grayson avrebbe dovuto ricevere $2.000 per un’apparizione del personaggio in un episodio (o $1.000 se diviso con Jones). Malgrado ciò, quando contattò la Marvel a luglio, la Grayson venne informata che “secondo i loro calcoli” avrebbe dovuto ricevere $300 per ogni episodio in cui appare il personaggio.