L’ex avvocato dei Marvel Studios spiega perché il contratto di Oscar Isaac per una sola stagione di Moon Knight indica una svolta per l’MCU.
Sono disponibili su Disney+ tutti gli episodi di Moon Knight, la nuova serie televisiva dei Marvel Studios con protagonisti Oscar Isaac (Steven Grant/Marc Spector/Moon Knight) ed Ethan Hawke (Arthur Harrow) pronti ad imbarcarsi in un viaggio verso un mortale mistero tra i potenti Dei dell’Egitto.
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Lo scorso marzo, durante il tour promozionale per la serie, un report di Variety ha confermato che Oscar Isaac non è “contrattualmente obbligato” a tornare nel ruolo e che la star ha siglato un accordo con i Marvel Studios per una sola stagione. Il capo sceneggiatore di Moon Knight ha ribadito più volte questo dettaglio, spiegando che tanto l’attore quanto il team creativo dietro allo show avevano intenzione di concentrarsi maggiormente sulla storia e non sulle apparizioni future del personaggio nell’Universo Cinematografico Marvel.
Nel corso di una recente intervista con ScreenRant, Paul Sarker, ex avvocato dei Marvel Studios, ha risposto ad alcune domande dal carattere legale sulle sue mansioni per la divisione cinematografica della Casa delle Idee, svelando alcuni retroscena inediti.
Sarker, che ha supervisionato e finalizzato i contratti dei talent per film come Captain America: The Winter Soldier, Guardiani della Galassia, Iron Man 3, Avengers: Age of Ultron e Thor: The Dark World, ha parlato nel dettaglio della scelta della compagnia di non stringere più accordi per molteplici film con gli attori dell’MCU, spiegando per quale motivo i Marvel Studios hanno preferito cambiare approccio per quanto riguarda gli accordi:
Sono rimasto sorpreso di sentire che Oscar Isaac ha siglato un accordo per una sola stagione [di Moon Knight], perché quando ero alla Marvel – cinque o sei anni fa – i contratti con gli attori erano significativamente più lunghi. C’erano spesso opzioni per i film, opzioni per sequel e prequel, opzioni per dei cameo e altre opzioni per franchise, e spesso per la televisione. La Marvel, per via della natura interconnessa delle sue storie e per il fatto che sta producendo contenuti sfruttando generi diversi e forme diverse di medium, ha bisogno di molta flessibilità. Ma vogliono anche una certa prevedibilità contrattuale per essere in grado di dire: ‘Se ci serve che questo personaggio appaia in una serie TV, non possiamo fare dei recasting ogni volta’. La struttura dell’opzione conferisce loro molta flessibilità per quanto riguarda il costo sapendo che ci sarà continuità tra l’attore che interpreta lo stesso ruolo nel film e nella serie TV… ed è questo che i fan apprezzano. Ci sono chiaramente dei benefici dal punto di vista di uno studio.
Detto questo, come ha detto Kevin [Feige] l’anno scorso, stanno privilegiando accordi a breve termine perché non vogliono che gli attori si sentano forzati ad essere nei loro film… è un impegno importante. Abbiamo parlato di questo nel podcast. Se stai offrendo il ruolo a delle persone che stanno appena iniziando con l’MCU, essi siano attori affermati come Oscar Isaac o Joaquin Phoenix, e offri loro un accordo per dieci opzioni che potrebbe richiedere un decennio della loro vita… È un grosso impegno. I film Marvel sono progetti ad alto budget, non sono necessariamente annuali, ma devi restare in forma, devi avere una giusta alimentazione, devi essere nelle condizioni fisiche per realizzare questi film e non è una cosa facile da mantenere. Voglio dire, guardate Chris Hemsworth. Ha interpretato Thor per un decennio, e questo ha fatto molto bene alla sua carriera perché ha realizzato altri film nel frattempo, ma rimane comunque un impegno importante… anche se non so se l’avrebbe fatto in un altro modo.