Se avete visto Doctor Strange nel Multiverso della Follia vi sarete resi conto che non è il classico film dell’MCU. Il film presenta diversi momenti a dir poco terrificanti, ecco i più importanti.
Il 4 maggio è uscito al cinema Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il sequel dedicato alle avventure del Maestro delle Arti Mistiche interpretato da Benedict Cumberbatch, prodotto dai Marvel Studios e diretto dal leggendario Sam Raimi, che vede il ritorno di Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda Maximoff in una storia strettamente collegata agli eventi narrati nella serie WandaVision.
LEGGI ANCHE:
- Doctor Strange nel Multiverso della Follia: guida completa al Multiverso nell’MCU
- Doctor Strange nel Multiverso della Follia, chi sono gli Illuminati?
- Doctor Strange nel Multiverso della Follia: la spiegazione completa delle scene post-credits
- ‘Doctor Strange nel Multiverso della Follia’ getta le basi per un nuovo film sugli Avengers
Il sequel di Doctor Strange è ormai nelle sale da una settimana e i social sono in fermento tra teorie, considerazioni e dibattiti. Il film ha ottenuto recensioni perlopiù positive, in particolare da parte dei fan del regista Sam Raimi, il quale, dopo quasi dieci anni di assenza, è tornato a dirigere una pellicola hollywoodiana. La mano del regista è evidente lungo tutta la durata del film, che sicuramente spicca per autorialità e originalità tra quelli appartenenti al Marvel Cinematic Universe. Raimi, oltre ad aver diretto la storica prima trilogia sull’Uomo Ragno, è famoso anche per horror come L’Armata delle Tenebre e la trilogia de La Casa. In questo senso, si possono riscontrare molte analogie tra i suddetti e la sua ultima fatica, che è, a tutti gli effetti, il lungometraggio più dark dell’MCU.
[Allerta spoiler per chi non ha ancora visto Doctor Strange nel Multiverso della Follia]
L’enucleazione oculare di Gargantos
Raimi non perde tempo e già dai primi minuti comunica al pubblico cosa lo aspetta per le successive due ore: brutalità allo stato puro.
Inseguendo America Chavez attraverso il Multiverso, il mostro interdimensionale Gargantos arriva nell’universo del nostro Stephen Strange, a New York. L’ex Stregone Supremo lo affronta immediatamente, recidendogli dei tentacoli. Nonostante ciò, la creatura continua a non arrendersi e Strange è costretto a infilzare il suo unico, enorme occhio con un palo della luce. Come se non bastasse, il bulbo oculare si stacca di netto dal cranio di Gargantos, lasciando così il macabro spettacolo agli occhi del pubblico in sala.
La scena non è certamente la più cruenta del film, ma mostrarla a inizio primo atto rappresenta un messaggio ben preciso: è solo un assaggio.
Wanda si intrufola dentro Kamar-Taj
In seguito al repentino cambio di mentalità di Wanda, quest’ultima attacca Kamar-Taj, ingaggiando una battaglia che in breve tempo passa dall’esterno del palazzo all’interno dello stesso.
Sono molteplici le immagini disturbanti che derivano dalle offensive di Scarlet Witch: la strega non si limita a fuoriuscire dal riflesso di un gong all’interno della sala principale, ma fa ciò muovendosi in modo decisamente poco naturale, regalandoci una scena degna di un classico horror di inizio anni 2000.
Il terrore, però, non si limita a ciò che vediamo, bensì si estende anche al sonoro. Il rumore delle ossa della donna che si scompongono per poi ricomporsi una volta uscita dal gong è qualcosa che nessuno spettatore impressionabile dimenticherà facilmente. Arrivati a questo punto è già chiaro che questo non sarà il classico film Marvel.
Il destino beffardo di Sara
Una volta che la Maximoff riesce a penetrare nella fortezza, una eroica apprendista delle Arti Mistiche decide di sacrificarsi in un disperato tentativo di rinviare l’inevitabile; sceglie quindi di colpire con un coltello il Darkhold, solo per essere bruciata viva subito dopo. In tutto questo la telecamera non nasconde nulla, anzi, mostra la povera Sara ridotta a un cumulo di ossa e carne.
A rendere più grottesca la scena, si scopre presto che gli incantesimi del Darkhold distrutto dalla giovane sono stati semplicemente trascritti dagli originali, i quali si trovano sulle pareti della montagna Wundagore. La coraggiosa apprendista è quindi morta invano.
La triste sorte degli Illuminati
La scena forse più iconica della pellicola si trova in pieno secondo atto. Eseguendo dreamwalking sulla Wanda di Terra-838, la nostra Scarlet Witch si dirige dagli Illuminati, la principale squadra di eroi della Terra di quell’universo, composta dal Professor X, Mr. Fantastic, Freccia Nera, Captain Carter, Captain Marvel e il Barone Mordo.
Il team prende sotto gamba la minaccia rappresentata dalla strega e, per tutta risposta, la Maximoff li uccide uno per uno, trucidandoli nei modi più disparati (in base al potere di ciascuno), in uno scontro che ricorda molto una certa scena della serie Invincible. Andiamo con ordine e analizziamo brevemente ognuna di queste morti.
Freccia Nera
I fan della serie ABC Inhumans saranno rimasti piacevolmente sorpresi di rivedere Anson Mount nei panni di Freccia Nera (in una versione comunque differente da quella della serie). Il personaggio viene infatti introdotto con grande enfasi, essendo dotato di una voce capace di produrre un ultrasuono letale per il cervello umano.
L’emozione di rivedere questo eroe, però, è durata ben poco. Non appena Mr. Fantastic rivela ingenuamente alla Scarlet Witch il potere del suo alleato, infatti, Wanda ne comprende immediatamente i limiti, e, privandolo della bocca, unico foro d’uscita della sua voce, condanna Blackagar Boltagon a un destino terribile: vedere il proprio potere rivoltarsi contro di lui. Gli ultrasuoni, non avendo più uno sfogo esterno, rimbalzano sulla pelle dell’eroe e finiscono per arrivare al suo cervello, facendolo esplodere.
Non si vede sangue, ma per certi versi è una delle scene più orripilanti; chi ha visto la scena in sala sa bene quanto la “testa” di Blackagar potesse essere non facile da osservare.
Mr. Fantastic
Larga parte del fandom Marvel è balzata sulle poltrone quando, dopo anni di speculazioni, ha finalmente visto al cinema John Krasinksi nei panni di Reed Richards/Mr. Fantastic; un casting che i fan auspicavano da tempo.
Nuovamente, i Marvel Studios hanno deciso di giocare con i sentimenti dei fan, facendo morire Richards dopo qualche minuto di screen time. L’uomo più intelligente del mondo ha giusto avuto il tempo di sferrare un debole attacco contro Wanda, prima che costei lo rendesse un ammasso filiforme, per poi distruggergli il cranio. Quest’ultimo atto di violenza non è superfluo: in pochi sanno, infatti, che Mr. Fantastic è stato più volte ridotto a un ammasso di fili nei fumetti, riuscendo, dopo diverse ore di K.O., a sopravvivere. L’unico modo per assicurarsi di ucciderlo è proprio mirare alla testa.
La scena non è eccessivamente cruenta, anche se lo stesso non si può dire di ciò che è successo negli animi dei fan dell’attore. Lo rivedremo nell’universo principale dell’MCU nel film sui Fantastici 4? Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Captain Carter
I fan hanno potuto apprezzare una variante del personaggio nel primo episodio di What If…?, ambientato in un universo in cui il siero del Super Soldato non è stato iniettato a Steve Rogers ma al suo interesse amoroso, Peggy Carter. L’episodio ha riscosso molti consensi e il personaggio, apparso anche nell’ultimo episodio della prima stagione della serie animata, è stato da subito amato da parte del pubblico, il cui hype è schizzato alle stelle quando ha visto il suo iconico scudo nel trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Captain Marvel
Su Terra-838, a diventare Captain Marvel non è stata Carol Danvers ma la sua migliore amica: Maria Rambeau. A interpretarla è stata la stessa attrice che le ha dato il volto in Captain Marvel, Lashana Lynch.
Tra tutti gli Illuminati elencati finora, la Rambeau è stata la sfida meno semplice per Wanda, che ha dovuto sudare in un duello che il pubblico attendeva da tempo. Inutile dire che anche questa battaglia dura ben poco, con Maria che, dopo aver subito parecchi colpi, viene scaraventata contro una statua, che cade e la schiaccia in modo fatale.
Questo ha fatto storcere un po’ il naso a molti, dato che la Captain Marvel che conosciamo dovrebbe poter sopportare facilmente il peso di una statua, pur di tali dimensioni. A tal proposito si possono formulare due diverse teorie: la prima è che, visto che l’eroina dispone della sua massima forza solo quando è pervasa dal potere del Tesseract, che non è costante ma viene “acceso” a intermittenza da lei, è possibile che a causa dei danni inflitti da Wanda il personaggio non sia riuscito a farsi investire dal potere al momento dell’impatto con il simulacro.
La seconda teoria risiede nella natura stessa di questa Captain Marvel. Esiste infatti la possibilità che questa variante non sia potente quanto quella di Terra-616, e che quindi non abbia avuto modo di sopravvivere.
Il Professor X
La morte di Charles Xavier è quella che avviene in maniera più complessa e contorta, e non poteva essere altrimenti, trattandosi del Professor X. Il mutante, interpretato da Patrick Stewart (che torna nel ruolo recitando nei panni di una nuova variante), cerca in tutti modi di agire sulla strega a livello mentale, cercando di far rigettare alla mente della Wanda 838 l’ospite indesiderato.
L’amara ironia che si abbatte su Sinister Strange
Verso la fine del film arriva il momento della variante di un altro personaggio conosciuto in What If…? : Sinister Strange. La versione disillusa e ormai corrotta di Stephen Strange inizia uno scontro contro il nostro Dottore, che arriva anche a una singolare battaglia musicale, per poi concludersi con la variante malvagia scaraventata fuori dal Sancta Sanctorum in cui si è consumato il duello, concludendo la sua caduta subendo un impalamento passivo contro la recinzione di ferro che circonda l’edificio.
L’amara ironia, sempre presente nei film di Raimi, in questo caso risiede in ciò che Sinister Strange ha rivelato poco prima di morire: a inizio film viene detto che i sogni non sono altro che proiezioni di ciò che accade alle varianti di ognuno negli altri universi. Il motivo per cui il nostro Strange sogna spesso di cadere è che la sua antitesi è andata di universo in universo per far precipitare tutti i suoi omologhi, condannandoli a una terribile morte.
Curiosamente, la sua morte avviene nel medesimo modo, anche se ciò non è stato premeditato dal protagonista del film… giusto?
The Walking Strange
L’ultima scena sembra presa direttamente da L’Armata delle Tenebre. Dopo aver realizzato che Strange deve necessariamente tornare nel suo universo per fermare Wanda, egli capisce che l’unico modo è impossessarsi del cadavere del defunto Defender Strange, seppellito nelle fasi iniziali della pellicola da America Chavez.
L’esito di questa decisione è un trionfo di fotografia horror, che viene espressa in una macabra scena in cui la mano del cadavere fuoriesce dal terreno e il suo corpo sorge, levitando in aria, pervaso dalle anime oscure risvegliate dall’uso improprio del Darkhold. Anche qui troviamo un forte riferimento a What If…?, in particolare al quinto episodio, che avrà presto uno spin-off tutto suo: Marvel Zombie.
Tutte queste scene hanno causato incertezza in molti spettatori, confusi sul come sentirsi a riguardo. C’è chi ha amato questa decisione, chi non l’ha apprezzata particolarmente, e chi si è addirittura formalmente lamentato con la Disney perchè non si aspettava qualcosa di simile. L’unica certezza è che i Marvel Studios sono finalmente usciti dalla loro comfort zone relativa a innocenti film per famiglie, forzando il pubblico a fare lo stesso. E’ un bene? E’ un male? Ognuno ha la propria idea, ma è da sottolineare il fatto che una delle critiche maggiormente rivolte alla Marvel era proprio quella di non riuscire a scollarsi dall’eccessivo umorismo e positività presenti nei suoi film; è quindi abbastanza curioso che ora ci si lamenti del contrario.
Ad ogni modo, almeno un timore non ha fortunatamente trovato riscontro: Doctor Strange nel Multiverso della Follia, pur essendo inserito in un universo condiviso, è un film fortemente autoriale. Sam Raimi allo stato puro.