Dieci anni dopo il caos di Thor, il Dio degli Inganni è pronto a tornare in azione esplorando linee temporali e realtà alternative nella prossima serie Disney+.
Tom Hiddleston è Loki, ed è ricolmo di gloriosi propositi. Dopo aver interpretato il perfido ma dolce fratellastro di Thor (Chris Hemsworth) per oltre un decennio nell’Universo Cinematografico Marvel, nessuno capisce meglio il Dio degli Inganni come Hiddleston in persona. Potrebbe tenere un intero seminario sul personaggio — cosa che ha fatto realmente, durante la pre-produzione della serie, per aiutare i colleghi a comprendere meglio il suo ruolo. Interpretare Loki non è solo un assegno in più nel conto in banca, ma è una vera passione.
«Non sento di possedere questo personaggio, ma di certo sento un senso di responsabilità. Ogni volta che lo interpreto, sento di dover dare il meglio di me perché sono davvero grato di essere parte di ciò che i Marvel Studios hanno creato e dell’affetto che ricevo ogni giorno dai fan», spiega l’attore durante una call su Zoom. «Voglio solo essere certo di mantenere un alto livello, di trasmettere tanta energia e di interpretarlo nel migliore dei modi».
Dopo essere apparso nei tre film di Thor e in tre dei quattro film sugli Avengers, Hiddleston si prepara all’arrivo del suo primo progetto da solista: Loki, la terza serie televisiva prodotta dai Marvel Studios in esclusiva per la piattaforma di streaming Disney+, che arriva dopo l’enorme successo di WandaVision e di The Falcon and the Winter Soldier. Scritta dallo sceneggiatore capo Michael Waldron (autore del prossimo Doctor Strange in the Multiverse of Madness) e diretta da Kate Herron, la serie sarà composta da 6 episodi da un’ora e mostrerà il caotico protagonista mentre si allontana dall’ombra del fratello ed entra in un mondo di viaggi nel tempo e agenzie burocratiche.
Introdotto per la prima volta come fratellastro di Thor nel film del 2011 diretto da Kenneth Branagh, il personaggio di Loki è diventato il villain principale di The Avengers nel 2012. È stato lì che il pubblico si è definitivamente innamorato di questo complesso e addolorato antagonista, che è sfuggito alla morte innumerevoli volte.
«Volevo esplorare nuovi lati del personaggio», spiega Waldron. «Non è la classica battaglie del bene contro il male. Si può dire che qualcuno sia completamente buono o completamente cattivo? Cosa rende un eroe speciale o un villain malvagio?». Anche se non si può dire che Loki sia stato poco approfondito nel corso dei film, l’idea di costruire un intero show su questo personaggio è apparsa fin da subito nella testa dei creativi presso i Marvel Studios. «Più Hiddleston c’è, meglio è per tutti», ha scherzato il presidente Kevin Feige. «È stato in giro per migliaia di anni e ha vissuto moltissime avventure. Volevamo riempire i buchi, scoprire altro sul suo passato e mostrare tante altre parti di Loki».
Il personaggio che incontreremo nello show non è l’antieroe di Thor: Ragnarok diventato eroe in Avengers: Infinity War, ma è quello che ha combattuto contro i Vendicatori in The Avengers. Il furto del Tesseract e la sua fuga in Avengers: Endgame hanno creato una linea temporale alternativa che ha messo a rischio il tessuto della realtà.
In streaming su Disney+ dal 9 giugno con un nuovo episodio ogni mercoledì, Loki inizia quando la Time Variance Authority — un’organizzazione burocratica incaricata di proteggere il corretto flusso del tempo — arresta la Variante Loki vista in Endgame per chiedere il suo aiuto. La proposta è semplice: aiutarli a sistemare la timeline e catturare una minaccia più grande, o affrontare la cancellazione dall’esistenza.
Nella TVA il nostro villain preferito incontrerà nuovo personaggi, tra cui il brillante analista Mobius M. Mobius (Owen Wilson) e la spietata Giudice Renslayer (Gugu Mbatha-Raw). La domanda, però, sorge spontanea: Loki sarà un alleato o un antagonista per queste persone?
«Una delle prime cose che mi ha detto Kevin Feige è stata: “Dovremmo trovare il modo di esplorare le parti di Loki che sono indipendenti dalla sua relazione con Thor”», spiega Hiddleston, che vestirà anche il ruolo di produttore esecutivo nella serie. «Vederlo relazionarsi con altre persone è molto interessante. La storia raccontata nella trilogia di Thor ha ancora la sua integrità, perciò per vedere dove sta andando è importante ricordare da dove viene».
Hiddleston non riesce a credere al tempo passato nei panni di Loki. «Ho interpretato questo personaggio per oltre 11 anni… Oddio, è la prima volta che lo dico ad alta voce. È davvero pazzesco. Praticamente un quarto della mia vita».
La prima volta che ha indossato i panni del Dio degli Inganni risale al 2009, l’anno successivo al debutto di Robert Downey Jr. nel ruolo di Iron Man. Hiddleston era inizialmente in lizza per il ruolo di Thor, come testimonia il suo primo provino, ma i produttori hanno notato il suo carisma naturale e hanno deciso che sarebbe stato perfetto per l’antagonista del film. «Tom dà sempre l’impressione di essere pronto per qualsiasi cosa» afferma Kenneth Branagh, regista del primo film. «Ha una fervida immaginazione che gli permette di dare costantemente nuova vita al personaggio. E ha anche un senso dell’umorismo molto simile a quello di Loki».
Hiddleston si è immerso completamente nel personaggio, facendo una ricerca approfondita non solo della sua storia editoriale nei fumetti Marvel Comics ma anche della sua rappresentazione in differenti culture e mitologie. «Ha sempre saputo di essere parte di qualcosa di speciale, e la sua dedizione dimostra l’impegno che sta mettendo», aggiunge Branagh, rimasto sempre impressionato dalla profondità emotiva che l’attore ha portato con la sua interpretazione nel primo film, specialmente nel rappresentare l’isolamento di Loki dal resto della famiglia asgardiana.
C’era molta insicurezza intorno al primo film di Thor. Nessuno sapeva se al pubblico sarebbe piaciuta una favola Shakespeariana su un supereroe proveniente da un pianeta alieno ed ispirato alle leggende degli Dèi nordici e, come se non bastasse, agli studios serviva che tutti lo vedessero per poter capire The Avengers. Dopotutto, Loki era il motivo principale per cui Iron Man (Robert Downey Jr), Captain America (Chris Evans), Thor (Chris Hemsworth), Vedova Nera (Scarlett Johansson), Hulk (Mark Ruffalo) e Occhio di Falco (Jeremy Renner) si uniscono a formare gli Avengers.
Feige ha informato Hiddleston del suo piano poco prima delle riprese di Thor, negli studios di Los Angeles. «Sono rimasto sconvolto. Dovevo ancora cominciare il primo film, e lui già mi parlava di quello successivo. Era tre, quattro passi avanti a me, aveva un sacco di idee ed era davvero entusiasta. Ci ho messo qualche minuto ad elaborare, perché non avevo idea di quanto grande sarebbe diventato il personaggio».
Hiddleston ha colto al volo l’opportunità di incarnare un villain in The Avengers, come nella scena in cui Loki ordina alla folla fuori dalla German Opera House di inginocchiarsi al suo cospetto. «Quel momento rappresenta una sorta di parallelismo machiavelliano, la verità non detta sulla vera natura umana. La sete di potere porta alla follia. Sapevo che, per far funzionare il film, avrei dovuto essere più cattivo che mai», spiega l’attore. «Quello che mi ha sempre colpito della profondità di Loki nel primo Avengers è che il suo status di antagonista proviene dallo stesso essere isolato alla fine del primo Thor. Sa di non avere un posto su Asgard, e questo lo rende arrabbiato e addolorato».
Per quanto abbia puntato su di lui, neanche Feige avrebbe mia potuto immaginare l’enorme successo di Loki tra i fan dell’MCU. «Quando lo abbiamo portato al San Diego Comic-Con nel 2013, e gli abbiamo fatto indossare il costume, non pensavamo che tutti i presenti si sarebbero alzati in piedi e avrebbero iniziato ad urlare il suo nome. È stato un momento folle».
Nonostante la popolarità, il piano originale era quello di uccidere Loki nel 2013, in Thor: The Dark World, ma lo studio ha cambiato idea quando il pubblico si è letteralmente ribellato durante i test screenings perché rifiutava di credere che il Dio degli Inganni non avesse ingannato tutti per l’ennesima volta. E così è stata aggiunta la scena post-credits, che ha aperto la strada per il suo ritorno nel coloratissimo Thor: Ragnarok di Taika Waititi.
Infine, il personaggio è morto per mano di Thanos (Josh Brolin) nella sequenza iniziale di Avengers: Infinity War. È stato un momento epocale, la chiusura di un viaggio durato quasi un decennio. «Sembrava la fine. La vera fine, intendo. L’ho girata ad Atlanta nel 2017, e dopo l’ultimo ciak tutta la troupe si è fermata e mi ha fatto un lungo applauso. Avevo le lacrime agli occhi… Ma non sapevo che quella non era affatto la fine».
Quando Hiddleston ha girato la scena della fuga in Avengers: Endgame, non aveva idea di dove fosse andato Loki con il Tesseract. «Nessuno mi ha dato una risposta. Avevo così tante domande! Feige sapeva tutto, e non voleva dirmi nulla», scherza Hiddleston. «In realtà, non penso che fosse un riferimento alla serie. Credo che non stessero ancora lavorando alla serie, per cui era solo un riferimento. Cosa succede quando la missione degli Avengers va storta? Questo è quello che succede: Loki scappa. Poi lo hanno usato come apertura per la serie».
Bob Iger, ex CEO di The Walt Disney Company, ha chiesto a Feige di realizzare delle serie per Disney+, e il Dio degli Inganni era senza dubbio tra i personaggi più papabili per questo tipo di format. «Hanno deciso di fare una serie su Loki nel 2018, prima che uscisse Infinity War. Quindi ogni volta che ricevevo una domanda sul suo futuro sapevo già la risposta, ma non potevo parlarne. E non volevo, in realtà. Preferivo che il pubblico si concentrasse sulla sua morte, che sembrava davvero finale».
La serie esplorerà ulteriormente i poteri e le abilità di Loki, in un modo mai fatto prima. «Amo l’idea di vedere questa energia caotica di Loki in primo piano. Nella serie, sarà proprio ciò di cui la TVA ha bisogno», illustra l’attore. «Se cambia forma in continuazione, è sicuro di sapere chi è davvero? È sicuro di sapere cosa sta facendo e perché lo sta facendo? Sotto tutte quelle maschere, la calma e il fascino, c’è un meccanismo di auto-difesa molto toccante».
Una delle cose che hanno attirati di più il protagonist è stata l’inclusione della Time Variance Autorithy, che ha definito “una mossa brillante”. Feige e il produttore esecutivo Stephen Broussard avevano intenzione da tempo di introdurre la TVA, un’organizzazione apparsa per la prima volta nei fumetti nel 1986 e vista in pubblicazioni quali Thor, Fantastici Quattro e She-Hulk.
«Quando abbiamo deciso che Loki sarebbe stato il personaggio perfetto da mettere nelle grinfie di questa organizzazione, l’intera serie si è praticamente composta da sola», afferma Broussard. La prospettiva della TVA sullo spazio-tempo e sul tessuto della realtà è stato un tema che ha molto appassionato Michael Waldron, il capo sceneggiatore della serie. «Loki ha sempre avuto difficoltà a capire chi è davvero, e messo nelle mani della TVA cambierà forma ancor più di quanto già non faccia», spiega Waldron. «Nei film ha sempre avuto il coltello dalla parte del manico. Aveva sempre un piano di riserva, era dieci passi avanti a tutti. Ora viene coinvolto in qualcosa di cui non ha idea, per cui si trova confuso quanto il pubblico».
Per preparare il nuovo cast alla serie, la regista Kate Herron ha organizzato una “Scuola di Loki”. «Tom è la persona che conosce di più il personaggio, per cui lo abbiamo messo in veste di professore ad insegnare a tutti i nuovi arrivati la storia di Loki nell’MCU e i cambiamenti che avrebbe affrontato in questa serie. Dai costumi agli stunt, dalle emozioni alle motivazioni, Tom sapeva davvero tutto a memoria».
«Il modo in cui Tom mi ha raccontato la storia di Loki è stato incredibile. Mi ha fatto tutto un discorso sul suo dolore, sul tradimento e sulla perdita, e ho utilizzato qualcuna delle sue parole durante la mia performance», afferma Owen Wilson, che interpreta il misterioso analista Mobius M. Mobius.
«Owen ha un’intelligenza e una curiosità naturale sul mondo, il che è davvero unico per lui», spiega Hiddleston. «Ha portato tutte queste caratteristiche nel suo personaggio, Mobius. Lui può essere chiaro e brillante, divertente e curioso ma può anche essere intenso. Ho amato il fatto che Owen Wilson abbia voluto cambiare il suo look, aiutando a creare il mondo della TVA e la sua storia interna. Penso che il pubblico non abbia mai visto Owen in questo modo. Ciò che Owen ha fatto nel portare in vita Mobius è geniale: è intelligente, compassionevole, divertente e originale. Ho amato lavorare con lui. È un uomo dal talento immenso. Siamo entrati in sintonia sin da subito. E insieme abbiamo creato qualcosa di molto interessante».
«Parte del divertimento del Multiverso è quella di giocare con i protagonisti e con le loro versione alternative», continua Feige, che si rifiuta di confermare se la serie avrà qualche collegamento con Doctor Strange in the Multiverse of Madness o con altri progetti dell’MCU.
La lavorazione di Loki è stata particolarmente difficile, poiché gran parte delle riprese si è svolta durante la pandemia, nel 2020. «È senza dubbio una delle esperienze più intense che io abbia mai vissuto», commenta Hiddleston. «Questa è una serie sul valore del tempo e della vita, ed è stato particolarmente calzante girarla in questo difficile periodo storico. Le nostre esperienze durante il lockdown verranno sicuramente riflesse in alcune parti della serie».
Anche se i Marvel Studios non hanno ancora confermato ufficialmente una seconda stagione (che è già in lavorazione), Hiddleston è aperto a qualsiasi cosa. «Non penso che sia la fine di questo personaggio. Gli ho detto addio in passato, ed è tornato. Penso che ci siano ancora molte storie da raccontare, ma al momento sono grato di essere giunto fino a questo punto».
Lo speciale dedicato a Loki è online sul sito di Entertainment Weekly.
Loki takes over 💥 Catch @twhiddleston on the cover of @EW and start streaming Marvel Studios' #Loki June 9 on @DisneyPlus. 📸: Charlie Gray for EW pic.twitter.com/85WVyUffoj
— Marvel Studios (@MarvelStudios) May 20, 2021
Loki è una serie di 6 episodi prodotta dai Marvel Studios, in streaming su Disney+ dal 9 giugno 2021.
Nel cast torna Tom Hiddleston (Loki) nel ruolo del protagonista, insieme alle new entry Owen Wilson (Mobius), Gugu Mbatha-Raw (Renslayer), Wunmi Mosaku (Cacciatrice B-15) e Sasha Lane (Cacciatrice C-20). Il resto del cast include Sophia Di Martino, Erika Coleman, Jack Anthony Veal e Richard E. Grant.
Questa la sinossi ufficiale:
«Marvel Studios’ Loki è la storia del Dio degli Inganni che, dopo essere fuggito con il Tesseract in Avengers: Endgame, si ritrova improvvisamente in un mare di guai con l’agenzia burocratica Time Variance Authority».
Kate Herron alla regia, Michael Waldron a capo degli sceneggiatori.
Loki fa parte della Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel. Leggi il nostro speciale!