La serie in arrivo su Disney+ è l’unione perfetta tra le sit-com del passato e il futuro Marvel.
Lo scorso anno, i Marvel Studios hanno rotto il proprio codice di segretezza facendo qualcosa di mai visto prima: hanno aperto il proprio set ai visitatori. WandaVision, la serie di circa 6 ore che debutterà su Disney+ il 15 gennaio 2021, incentrata sulle avventure di Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) e Visione (Paul Bettany), prende ispirazione dalle serie televisive più amate dagli americani, dalle sit-comi anni ’50 agli show anni ’90. Le riprese del primo episodio si sono tenute in perfetto stile anni ’50, davanti ad un pubblico dal vivo (dopo aver firmato un contratto di non divulgazione).
Anche i membri della troupe erano vestiti in stile anni ’50 sul set, e hanno usato telecamere, lenti e luci vintage per catturare al meglio l’essenza del passato. Il team degli effetti speciali ha usato movimenti di camera ispirati a Vita da strega e Strega per amore, facendo levitare bottiglie di vino davanti allo zoom della telecamera per creare un effetto magico. E quando il colore di Visione stonava sulla scala di grigi delle telecamere, il reparto di make-up ha dipinto il volto di Paul Bettany con un intenso colore blu.
Bettany ed Elizabeth Olsen hanno provato i loro ingressi e le loro uscite come se stessero partecipando ad uno spettacolo teatrale, e hanno dichiarato di essere stati “terrorizzati” dal pubblico dal vivo, più di quanto li abbia spaventati qualsiasi villain della Marvel. Ma una volta girate le prime scene, i due attori hanno capito di essere nati per il ruolo da sit-com. «È stato davvero folle» spiega la Olsen, ridendo. «C’è stato qualcosa di molto meta sul set perché guardavo quelle serie da bambina, e ci lavoravano anche le mie sorelle».
«Quando le riprese sono finite, eravamo così eccitati che volevamo continuare» aggiunge Bettany. «Magari portarlo in tour o qualcosa del genere. Immaginate “WandaVision on ice”».
WandaVision non è stata pensata per aprire la Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel. Dopo gli enormi successi del 2019 Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home (che hanno concluso la Saga dell’Infinito, portando molti eroi del franchise al ritiro), il 2020 avrebbe dovuto portare un nuovo ciclo di storie per l’MCU: Black Widow ed Eternals erano previsti per il cinema, mentre The Falcon and the Winter Soldier sarebbe dovuto arrivare su Disney+ ad agosto come prima di una lunga serie di show prodotti dai Marvel Studios. Ma a causa dell’emergenza sanitaria globale, l’unico prodotto ad essere abbastanza pronto da essere rilasciato è stato proprio WandaVision.
È stato un cambiamento in aspettato, specialmente per la compagnia che pianifica nei minimi dettagli in anticipo di anni. Ma, dopotutto, quale migliore prodotto per lanciare le serie televisive Marvel di uno che parla proprio di televisione? «Questo show sarà una lettera d’amore alla Golden Age della televisione» spiega lo showrunner Jac Schaeffer. «Faremo delle citazioni a tutte queste serie incredibile prodotte nel corso della storia, ma entreremo anche in un territorio nuovo e inaspettato».
È stata la Disney, circa due anni fa, a chiedere ai Marvel Studios di creare nuovi progetti per la nuova piattaforma di streaming della compagnia. Certo, i personaggi Marvel erano già arrivati in TV sotto forma di show quali Agents of S.H.I.E.L.D. ed Agent Carter per la ABC, oppure Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage per Netflix, ma queste nuove serie saranno diverse. Prodotte interamente dalla divisione cinematografica della compagnia, che avrà il controllo completo, queste storie si intrecceranno profondamente con i film di prossima uscita. Lo spiega Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios: «La richiesta della Disney ci ha messo in testa un sacco di idee. Le teste dei nostri creativi si sono aperte, e sono uscite fuori idee fenomenali. La prospettiva di poter raccontare storie attraverso un nuovo mezzo, che sfonda la classica nozione di film sui supereroi, ha emozionato tutti».
L’idea di prendere Wanda Maximoff e Visione — due tra i personaggi preferiti dagli amanti degli Avengers — ed inserirli in un contesto fantasy e suburbano è stata proprio di Kevin Feige. Il presidente, come ammette egli stesso, è un vero “nerd delle sit-com”: «Sono cresciuto con queste serie e spesso, prima di andare a lavoro, guardo qualche episodio. Non riesco a sopportare i telegiornali. Prima di andare sul set, continuavo a pensare a come questi programmi hanno influenzato la nostra vita e la nostra cultura, e come ci abbiano aiutati a fuggire dalla realtà in soli 30 minuti».
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Feige ha scelto Schaeffer (che ha lavorato alla sceneggiatura di Black Widow e Captain Marvel) come showrunner della serie, insieme a Mary Livanos come co-produttrice esecutiva e Matt Shakman come regista. La presenza di Schaeffer ha aggiunto un’ulteriore componente meta: oltre ad aver diretto episodi di Game of Thrones e Fargo, è stato anche attore (da bambino) nella serie Genitori in blue jeans. Il team creativo è riuscito ad aggiungere a WandaVision un tono irriverente; così come Visione è un insieme del robot omicida Ultron (James Spader) e dell’intelligenza artificiale J.A.R.V.I.S. (doppiata, in originale, proprio da Bettany), questa serie sarà un insieme di sit-com classiche e pura azione Marvel.
«Sembra quasi che siamo programmati per amare e comprendere profondamente le sit-com familiari» spiega la Livanos. «Perciò, giocare con la storia e confondere le aspettative è stato davvero divertente».
Per la Olsen, entrata nell’MCU nel 2015 con Avengers: Age of Ultron, WandaVision è stata la chance di esplorare il passato di Wanda e le sue piene potenzialità. Nelle conversazioni iniziali tra la Olsen e Feige, l’attrice è stata convinta da alcune specifiche storie a fumetti di Scarlet Witch, che non ha rivelato per evitare spoiler. «La Marvel mi ha fatto un regalo meraviglioso con questo show», spiega. «Ho avuto la possibilità di concentrarmisi di lei, e non solo sulla sua reazione alle storie degli altri. Ora è lei la protagonista della storia».
Nel corso degli anni, la Olsen ha assistito al percorso di Wanda, dalla violenza nelle strade della Sokovia al dolore per la perdita del fratello Pietro, fino ad arrivare ad essere una supereroina in grado di battere Thanos (Josh Brolin) a mani nude. «Sono così legata a lei, perché la Marvel incoraggia sempre gli attori a capire profondamente i propri personaggi» racconta l’attrice. «Se qualcuno si stesse chiedendo cosa pensa o quale sarà il suo futuro, avrà tutte le risposte in questa serie».
WandaVision è stata una sorpresa ancora più grossa per Bettany, soprattutto perché — attenzione spoiler — Visione è stato ucciso per ben due volte in Avengers: Infinity War. Dopo aver visto il film, Bettany ha pensato che il suo lavoro nell’MCU fosse finito, specialmente perché è durato ben più di quanto inizialmente previsto: l’attore era infatti stato ingaggiato solamente per prestare la voce all’intelligenza artificiale J.A.R.V.I.S. nel primo Iron Man, prima di unirsi agli Avengers a tempo pieno nei panni di Visione.
«Quando mi hanno chiamato, pensavo mi dicessero che avevo finito» ammette Bettany. «Credevo che Kevin e Louis D’Esposito [co-presidente dei Marvel Studios, ndr.] mi volessero dire “È stato un bel viaggio, ma ora è finita”. Per cui è stata davvero una bella sorpresa scoprire della serie… e lo è stato anche per il mio conto in banca» conclude ridendo.
Bettany e la Olsen sono diventati amici stretti dal loro primo incontro sul set di Age of Ultron, e in questi anni hanno litigato solo una volta… per uno starnuto. Durante le riprese di una scena romantica in WandaVision, un bacio sotto la pioggia (girato prima della pandemia), uno dei due ha starnutito e ha fatto prendere il raffreddore all’altro. Ma nessuno dei due vuole ammettere la propria colpa! «Se lei vi dice che è colpa mia, sta mentendo» commenta Bettany ridendo. «So qual è la verità, e la gente non dovrebbe credere alla sua storia».
«Quando ha tutto quel trucco in faccia, non si accorge nemmeno di avere il naso che cola. Non sente la propria faccia perché è ricoperta di vernice!» aggiunge la Olsen.
Ambientata dopo gli eventi di Avengers: Endgame, la serie inizia quando i due protagonisti, dopo il matrimonio, si trasferiscono nell’idilliaca cittadina di Westview. «Wanda e Visione stanno vivendo una perfetta vita suburbana, cercando di nascondere i propri poteri» spiega Schaeffer (e dobbiamo ammettere che una serie in cui per fuggire dalla realtà ci si nasconde dentro una televisione è particolarmente azzeccata per il 2020). Ma, come in tutte le migliori storie, qualcosa cambia quando i due scoprono che la loro vita in bianco e nero non è perfetta come credevano. «Hanno una bella storia d’amore, vero?» dice Bettany. «Una storia d’amore davvero strana. Lei è una strega, lui un robot. O persona artificiale, o sintezoide, o comunque lo vogliate chiamare. Sono persone diverse tra loro. Wanda ha così tanto dolore, e Visione così tanta curiosità».
La ridente cittadina di Westview introdurrà anche alcuni volti nuovi: Kathryn Hahn sarà Agnes, una “vicina rumorosa” che entra di prepotenza nelle vite di Wanda e Visione. «Ho sempre amato il lato umano dei supereroi Marvel, anche con tutti i superpoteri» racconta la Hahn. «Non avevo mai fatto nulla di simile prima d’ora, e dopo essere diventata mamma sono interessata a far parte di qualcosa che racconta così bene la natura umana insieme al divertimento».
Un altro volto nuovo è quello di Teyonah Parris, che interpreta Monica Rambeau. Il personaggio era apparso in versione bambina in Captain Marvel, interpretata da Akira Akbar. I creatori dello show hanno le labbra cucite sul come Monica entrerà nell’inquietante mondo di Westview. Nei fumetti, il personaggio è stato il primo membro afro-americano degli Avengers, e la produttrice Livanos sottolinea che, spesso, ha combattuto al fianco di Wanda e Visione. Nel corso degli anni ha adottato diversi nomi quali Photon, Pulsar, Spectrum e perfino Captain Marvel (prima di Carol Danvers).
«Sono davvero onorata di interpretarla e portare in vita la sua storia» racconta la Parris. «Spero che, interpretando questo personaggio, il pubblico afro-americano che non viene spesso rappresentato possa emozionarsi e rispecchiarsi in ciò che vede sullo schermo, aumentando la propria autostima».
Per prepararsi alle varie decadi esplorate nel corso degli episodi, Shakman e Schaeffer si sono immersi nella visione di commedie e sit-com ambientate al liceo o incentrate sulla vita di coppia. Quando è stato possibile, sono andati dritti alla fonte: la scorsa estate, durante il Disney D23 Expo, Shakman e Feige hanno invitato il leggendario Dick Van Dyke a pranzo a Disneyland, per parlare del suo famosissimo Dick Van Dyke Show.
«Quello show era davvero meraviglioso. Era pieno di gag sciocche e divertenti, ma mai noiose o scontate, e mi chiedevo come fossero riusciti a raggiungere un risultato del genere» spiega Shakman. «La sua risposta è stata semplice. Mi ha solamente detto che se una cosa non può succedere nella vita reale, non può succedere nello show».
WandaVision è stata, in parte, girata nella famosa Blondie Street presso il Warner Bros. Ranch in Burbank, dove sono state girate alcune tra le sit-com più famose della storia (come Papà ha ragione, La famiglia Partridge e Vita da strega). È stato proprio lì che Shakman ha girato le sue scene da attore per Genitori in blue jeans.
«È stato come se fossi circondato dai fantasmi della televisione passata, inclusi i miei» racconta il regista. «Ero stato lì da bambino, ed è stato commovente tornare lì per lavorare molti, molti anni dopo. Non esiste nessuna strada che sia come Blondie Street. È lì che abbiamo trovato quello strano compromesso tra realtà e finzione».
Quando Entertainment Weekly ha intervistato il team di WandaVision lo scorso ottobre, la troupe stava correndo per finire la serie dopo essere tornata sul set con strettissime misure di sicurezza sanitaria. Nello scorso decennio i Marvel Studios hanno trovato la formula per un perfetto film sui supereroi; ora puntano a fare lo stesso con le serie televisive.
«L’opportunità di raccontare una storia in più episodi, come nei fumetti, è davvero incredibile» spiega la Livanos. «In un certo senso, una serie TV somiglia molto ad una serie a fumetti, cosa che alla Marvel comprendono bene. È stato come dire “Oh, stiamo facendo questa piccola serie”, ma in realtà sono 6 ore di film Marvel presentati sotto forma di show».
I Marvel Studios sperano che WandaVision funga da pilot per una lunga dinastia di serie televisive. La Casa delle Idee è infatti al lavoro su molteplici progetti per la piattaforma di streaming Disney+, serie che si collegheranno a film passati e futuri. Come conferma il presidente Feige, WandaVision si connetterà direttamente a Doctor Strange in the Multiverse of Madness, in cui Elizabeth Olsen tornerà in un ruolo chiave al fianco dello Stregone Supremo interpretato da Benedict Cumberbatch. E, a causa dell’instabilità causata dalla pandemia, la Marvel sta facendo uno sforzo doppio per assicurarsi che i progetti in uscita non facciano spoiler sulla continuity dei prossimi film.
Al momento, Feige spera in una buona accoglienza della natura caleidoscopica e suburbana di WandaVision, così come The Mandalorian è stata accolta positivamente dai fan di Star Wars e ha attirato nuovo pubblico.
«Se non avete mai visto un film Marvel e volete guardare WandaVision perché amate le sit-com, funzionerà lo stesso» spiega Feige. «Ma se avete visto tutti i 23 film che abbiamo fatto finora e state seguendo la nostra storia, ci saranno parecchie sorprese per voi in questa serie».
Lo speciale dedicato a WandaVision è online sul sito di Entertainment Weekly.
WandaVision è una serie prodotta dai Marvel Studios in arrivo su Disney+ nel dicembre 2020.
Nel cast torneranno Elizabeth Olsen (Wanda Maximoff/Scarlet Witch), Paul Bettany (Visione), Kat Dennings (Darcy Lewis) e Randall Park (Jimmy Woo), insieme alle new entry Teyonah Parris (Monica Rambeau), Kathryn Hahn (Agnes) ed Evan Peters.
Questa la sinossi ufficiale:
«Elizabeth Olsen e Paul Bettany tornano nel ruolo dei protagonisti Wanda Maximoff e Visione, due individui dotati di superpoteri alle prese con una vita di periferia idealizzata quando iniziano a sospettare che ogni cosa non sia come sembra».
Matt Shakman alla regia, Jac Schaeffer come showrunner.
WandaVision fa parte della Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel. Leggi la nostra scheda dedicata!