Dopo quanto successo in Captain America: The Winter Soldier e Avengers: Age of Ultron, il nostro Captain America (Chris Evans) si trova in una situazione nuova. La caduta dello S.H.I.E.L.D. e quanto successo in Sokovia ha dato il via ad un controllo più stretto su quello che è il contributo degli Avengers nella difesa del mondo. Per di più ha perso le tracce del suo amico Bucky, protagonista della prima scena del film.
Attraverso un flashback, che ci riporta nel 1991, scopriamo che i veri artefici del Soldato d’Inverno sono militari russi affiliati all’Hydra, condizionando mentalmente il povero Bucky di modo che obbedisca a qualunque ordine gli venga assegnato. Così vediamo il temibile assassino all’opera: una missione semplice, uccidere i passeggeri di una macchina e recuperare il contenuto di una valigetta.
Tornati nel presente, assistiamo alla prima missione della nuova squadra che il Capitano e Natasha Romanoff, aka Vedova Nera (Scarlett Johansson), stanno addestrando. Ci troviamo a Lagos, in Nigeria, dove i Vendicatori hanno rintracciato una vecchia conoscenza. L’agente Brock Rumlow (Frank Grillo), sfigurato dalla battaglia con il Capitano, ha assunto l’identità di Crossbones e cerca da anni il modo di vendicarsi.
La missione, se pur portata a termine, finisce con un’esplosione che uccide diversi volontari del Wakanda, incidente che porta ad aumentare sempre di più i dubbi della comunità sugli Avengers. Troppi morti, troppi danni seguono gli interventi di questi super umani. Le conseguenze sono inevitabili: i Vendicatori hanno bisogno di un ente governativo internazionale che monitori le loro azioni.
Nascono così gli Accordi di Sokovia, firmati dalla maggior parte delle Nazioni Unite. Questo crea una spaccatura all’interno della squadra. Tony Stark (Robert Downey Jr) si schiera in favore, perché ancora sconvolto di aver creato Ultron e di quanto accaduto successivamente.
Cap è fortemente contrario; questo accordo limita la loro libertà, e li sottopone al controllo di un governo corrotto. Dopo aver ricevuto un’infausta notizia, Steve vola a Londra per partecipare al funerale della sua vecchia fiamma Peggy Carter (Hayley Atwell), obbligando la Romanoff a raggiungere Vienna per la firma degli accordi. Ma quello che accadrà successivamente nessuno se lo sarebbe mai immaginato.
Una bomba esplode alla riunione delle Nazioni Unite, uccidendo il re del Wakanda. Dell’attentato viene accusato Bucky, il che porta Cap e Falcon a raggiungere la capitale austriaca. Una volta sul posto sono obbligati a nascondersi per non destare sospetti.
I due, aiutati dalla nipote di Peggy, Sharon Carter (Emily VanCamp), scoprono che il Soldato d’Inverno si trova a Bucarest. Lì trovano Bucky Barnes (Sebastian Stan) in fuga, dichiarandosi innocente. Purtroppo la fuga non dura a lungo a causa dell’arrivo di uno nuovo personaggio.
Quest’ultimo indossa un costume che ricorda un gatto, di colore nero e molto resistente. Si scopre poi che sotto la maschera vi è il principe T’Challa (Chadwick Boseman), figlio del defunto re di Wakanda. Costui afferma di voler vendicare la morte del padre indossando le vesti della protettrice della sua nazione, la Pantera Nera.
Tutti e tre, fermati da una Task Force guidata da Rhodey/War Machine (Don Cheadle), vengono arrestati. Una volta imprigionato, Bucky riceve la visita del dottor Helmut Zemo (Daniel Bruhl), che riprogramma il Soldato d’Inverno scatenando il panico all’interno della prigione.
Steve riesce a fermare il suo amico, ma è costretto a scappare diventando un fuggitivo. Barnes, dopo essere rinsavito, confessa che il vero responsabile è lo stesso Zemo, cosa che per i fan dei fumetti era chiara. Il grande colpo di scena è dietro l’angolo: Bucky non è l’unico Soldato d’Inverno. Così i tre decidono di fermare il vero responsabile.
Cap contatta Clint Barton aka Hawkeye (Jeremy Renner), che lo raggiunge insieme a Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) e ad una vecchia conoscenza di Falcon, Scott Lang o meglio Ant-Man (Paul Rudd). Allo stesso tempo, Tony chiede il permesso di andare ad arrestare, con le sue mani, i suoi vecchi compagni.
Questo lo porta a creare una squadra. Ovviamente recluta il suo amico Rhodey e la letale Vedova Nera che, seppur riluttante, si unisce a loro. Poi, dando ascolto al detto “il nemico del mio nemico è mio amico”, Black Widow chiede aiuto al principe wakandiano, che accetta volentieri. Infine, si unisce a loro anche Visione (Paul Bettany).
La squadra è quasi completa… fatta eccezione per una new entry. Il giovane Peter Parker (Tom Holland) incontra per la prima volta Tony Stark nel suo appartamento nel Queens. Una scena storica, che segna ufficialmente l’ingresso di Spider-Man nell’Universo Cinematografico Marvel.
Tutto questo porta ad un inevitabile scontro: in un aeroporto tedesco i due team si affrontano senza esclusione di colpi. Alla fine la Romanoff lascia fuggire Cap ed il Soldato d’Inverno che, a loro insaputa, vengono seguiti da Black Panther. Purtroppo, durante la battaglia, Rhodey viene colpito dal raggio di Visione, rimanendo paralizzato dalla vita in giù.
Una volta scoperta la verità sull’attentato alle Nazioni Unite, Tony raggiunge Steve e Bucky in Siberia. Il complesso è teatro dello scontro finale, ma non tra i nostri eroi e Zemo. Bensì, tra Iron Man, Captain America e Winter Soldier. La causa di questa lotta non ve la dirò, nonostante sia un film del 2016, quindi non soggetto a problemi di spoiler. Non amo rivelare la fine dei film. Solo una cosa è importante che sappiate, le cose tra i Vendicatori non saranno più le stesse.
Captain America: Civil War. Direi che il titolo dice già tutto. Un film come questo non lo si vede spesso.
Un gruppo di persone, di eroi, che da un momento all’altro combatto tra di loro. Con dei personaggi nuovi che si uniscono ad un gruppo ormai in decadimento. Vecchi alleati che rompono legami, a volte anche più forti dell’amicizia. Con un finale che lascia molte domande senza risposta.
Direi in pieno stile Marvel, che raggiunge il culmine con la regia di Anthony e Joe Russo. Ma non ci dimentichiamo che il film è l’ultimo capitolo della trilogia su Captain America, dove assistiamo alla conclusione della sua storia, o almeno così crediamo. Possiamo vedere come il Super Soldato, l’uomo coraggioso e d’onore del primo film, mantenga i suoi principi più saldi che mai anche se sia lo S.H.I.E.L.D., che gli Avengers finiscono in pezzi.
Questo porta Steve dall’altra parte della legge, in un territorio per lui nuovo, ma che gli permette di agire in piena libertà. Addirittura, quando (SPOILER) abbandona il ruolo di Captain America, non si abbatte. Per i fan questa scelta porta ad un cambiamento radicale del personaggio, trasformando Steve Rogers in un personaggio ben noto a chi conosce la storia dei fumetti.
Metamorfosi confermata poi nel film Avengers: Infinity War. In ogni caso questo non cambia le intenzioni del capitano, anzi, avviene l’esatto opposto. Cap diviene ancora più forte e sicuro di sé. Ma questa storia non la racconteremo qui. Direi che non c’è modo migliore di concludere se non con il messaggio di addio che Steve lascia a Tony:
Qualunque cosa accada. Te lo prometto. Se hai bisogno di noi, se hai bisogno di me. Io ci sarò.
E voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta questa guerra civile? Siete #TeamIronMan o #TeamCap? Fatecelo sapere con un commento.