Chris Evans e Paul Rudd descrivono il modo in cui i Marvel Studios trovano le idee per i propri film.
Il processo creativo dietro ad un film è sempre delicato e complicato, soprattutto se si tratta di un grosso blockbuster come quelli dei Marvel Studios. Sebbene gli ingredienti dietro al loro successo siano un segreto, in molti provano a capire come funziona il grande macchinario che porta alle idee migliori da applicare alle pellicole.
Ne hanno parlato Chris Evans e Paul Rudd, interpreti di Captain America e di Ant-Man, che nell’ultimo episodio di Actors on Actors at Home organizzato da Variety hanno spiegato in che modo gli sceneggiatori e i creativi dei Marvel Studios, sotto la guida del presidente Kevin Feige, decidono come procedere per quanto riguarda la trama dei film.
Evans: Inizialmente è un po’ angosciante, tutti hanno delle aspettative e sai bene com’è lavorare con la Marvel. Ma ti fanno sentire molto a tuo agio, è uno sforzo collettivo, mi ritrovo in un ambiente fatto di idee in competizione in cui ognuna migliora l’altra per arrivare all’idea migliore. È così che riescono a realizzare tanti bei film. Capisci di dover mettere da parte le tue paure e riconoscere di essere in buone mani.
Rudd: Sì, è vero che hanno tanta pressione. Nessuno vuole essere l’anello debole! Ant-Man era conosciuto da poche persone, io dicevo “Può rimpicciolirsi fino a diventare come una formica, e correre sottoterra, e controllare la mente delle formiche”, e tutti ridevano. Non hanno più riso dopo aver visto quanto sono diventato forte insieme agli Avengers!
Nel corso dell’intervista, Chris Evans ha anche discusso delle responsabilità che derivano dal ruolo di Captain America e cosa significa per lui essere un punto di riferimento per i più piccoli.
Evans: Sono cresciuto con Star Wars e alcuni personaggi significavano tutto per me. So che viviamo in un’epoca diversa ora, ma quando ero giovane gli attori li vedevamo solo attraverso il loro lavoro. Ora, grazie ad Internet, puoi offrire alle persone ciò che sei veramente, anche se è un percorso impegnativo, ed è bello condividere qualcosa di vero, di mio. Specialmente quando interpreto un personaggio che rispetto, e che la gente ama. Credo sia molto bello questo nesso tra il lavoro e l’impatto che vorresti avere sui più piccoli, è così bello quando un bambino ti ammira.
Qui potete vedere l’intervista completa. Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!