Con l’enorme successo di The Avengers (2012), primo crossover dell’Universo Cinematografico Marvel e culmine della cosiddetta Fase Uno, siamo entrati ufficialmente all’interno di un enorme progetto crossmediale firmato Marvel Studios la cui ragion d’essere è quella di mettere insieme gli Eroi più Potenti della Terra per combattere il nemico e salvare il pianeta.
Questo intento diviene ancora più marcato ed emblematico nel secondo capitolo dedicato ai nostri amati Vendicatori, intitolato Avengers: Age of Ultron (2015). A tal proposito non si può assolutamente parlare di un semplice e “comodo” sequel, quanto invece dello sviluppo di un universo persistente in cui muovere i propri personaggi e, al momento dei bisogno, farli incontrare.
Ebbene si, il regista Joss Whedon è riuscito, ancora una volta, in questo intento. Tuttavia l’elemento che più di tutti rende questo progetto unico è l’aver dato vita, in esso, ad una vera e propria continuity sorprendente e ben pianificata che unisce e raggruppa tutti film completandoli l’un l’altro, ma senza che mai sia impossibile fruirne senza il loro contesto.
Un valore aggiunto che accresce il piacere della visione attraverso collegamenti e approfondimenti dei personaggi su larga scala. Non si discosta da questo sicuramente Avengers: Age of Ultron, che proprio dalle prime scene dà dimostrazione di ciò: il film si apre mostrandoci i nostri amati Vendicatori impegnati in combattimento, una scena d’azione potente, frenetica, adrenalinica che segue in sequenza, uno dopo l’altro, i personaggi impegnati in battaglia. Ma di cosa parla esattamente il film?
Tony Stark (Robert Downey Jr.) cerca di dar vita ad un programma, un intelligenza artificiale, il cui intento è quello di mantenere e garantire la pace nel mondo, ma le cose si complicano e i Vendicatori devono scendere in campo per salvare il destino del pianeta.
Thor (Chris Hemsworth), l’incredibile Hulk (Mark Ruffalo), la Vedova Nera (Scarlett Johansson), Captain America (Chris Evans) e Occhio di Falco (Jeremy Renner) si trovano di fronte ad Ultron, una creatura dotata di intelligenza artificiale che vuole eliminare gli Avengers per rigenerare il mondo e renderlo migliore.
Sulla strada i nostri eroi affronteranno anche due misteriosi nuovi arrivati, Wanda e Pietro Maximoff, interpretati rispettivamente da Elizabeth Olsen e Aaron Taylor-Johnson. Una vecchia conoscenza si unirà alla squadra sotto una nuova forma, quando Paul Bettany (la voce di J.A.R.V.I.S. fin dal primo Iron Man) diventerà Visione. I nuovi arrivati si schiereranno con Ultron o con i Vendicatori? Per scoprirlo non vi resta che guardare il film!
Accanto al concetto di squadra, costante all’interno dell film, Il tema della “scelta” è senz’ombra di dubbio l’elemento emblematico e la colonna portante dell’intero arco narrativo di Avenges: Age of Ultron.
Ultron infatti, nasce e si evolve a causa dei giudizi e delle scelte dei suoi creatori (Tony Stark e, in parte, Bruce Banner) e parzialmente ciò succede anche nella sua nemesi, Visione, dotato di un’incredibile potere e di una sorprendente innocenza. Il fulcro del film è proprio l’esplorare le due facce della stessa medaglia esplorandone sia il lato più compassionevole e saggio sia quello più pazzo e infantile, entrambi espressioni estremizzate della psiche del suo creatore.
Graficamente parlando, i personaggi sono resi in modo eccezionale sullo schermo, e iconograficamente abbiamo anche alcune scelte stilistiche vincenti e, finalmente, tanta epicità e scene d’azione magistrali. Le dinamiche dei combattimenti, difatti, sono molto cinematografiche ma al contempo ricordano a pieno quelle dei fumetti rese egregiamente anche attraverso l’utilizzo del 3D.
La forza del film, oltre ad una buona recitazione (sempre più introspettiva e profonda), rimarcando nettamente la caratterizzazione dei personaggi), è rappresentata dalla tecnica, dalla regia innovativa, dagli effetti speciali mozzafiato e più realistici, nonché da un ottimo montaggio e da una sceneggiatura che accompagna una scenografia di buon livello.
Avengers: Age of Ultron è un film dallo straordinario impatto visivo, è sublime e riesce a tenere incollato lo spettatore per più di due ore senza annoiarlo.Siete pronti a vivere o a rivivere un’esperienza fuori dall’ordinario? Se la risposta è si non vi resta che guardare (o riguardare) il film!